Forex cambio euro/dollaro rendimento 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro si avvia a chiudere il 2012 in area 1,32. Il rendimento offerto dal principale tasso di cambio contrattato sul forex è del 2,1% circa. A inizio anno la quotazione era pari a 1,2930. Tuttavia, nel corso degli ultimi dodici mesi i prezzi si sono mossi in modo piuttosto violento, soprattutto da marzo a luglio. Dopo aver toccato il massimo più alto dell’anno a 1,3485, per il cambio euro/dollaro è iniziata una fase molto turbolenta a causa del peggioramento della crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici europei.

Oro fin dove arriverà nel 2013?

L’oro si appresta a chiudere il suo dodicesimo anno consecutivo in guadagno, anche se la performance del 2012 alla fine dovrebbe essere la peggiore degli ultimi quattro anni. Dopo aver toccato il massimo più alto di sempre a 1.921 dollari l’oncia nel settembre 2011, le quotazioni dell’oro hanno vissuto alti e bassi in un periodo caratterizzato da una maggiore espansione monetaria delle grandi banche centrali mondiali e dalla crisi dei debiti sovrani europei. Dopo aver toccato il minimo più basso degli ultimi 4 mesi a 1.635 dollari, l’oro ha messo a segno un rimbalzo tecnico.

Grecia rating alzato a B- da Standard & Poor’s

Il piano di buyback sul debito da parte della Grecia è piaciuto all’agenzia di rating Standard & Poor’s, che ha deciso di migliorare il giudizio sul merito di credito di Atene. S&P ha alzato il rating sovrano della Grecia a B- dalla precedente valutazione di SD, ovvero selected default. Gli analisti dell’agenzia internazionale hanno affermato che la motivazione principale alla base dell’upgrade è da ricercare nella determinazione con cui i paesi membri dell’Ue-17 stanno cercando di preservare la presenza di Atene nell’euro. La reazione sul forex è stata ancora molto positiva da parte dell’euro.

Previsioni prezzo Euro/Dollaro per il 5 dicembre 2011

Il tasso di cambio euro/dollaro ha iniziato la nuova ottava sui mercati finanziari con un movimento rialzista che ha già portato i prezzi a sfiorare quota 1.3450. Gli investitori hanno apprezzato la manovra finanziaria dell’Italia, varata ieri dal Consiglio dei Ministri presieduto dal premier in pectore Mario Monti. Tuttavia, il cambio euro/dollaro potrebbe vivere una giornata altalenante considerando che la crisi del debito sovrano in Europa resta purtroppo viva e vegeta, mentre si susseguono dichiarazioni addirittura catastrofiche di policy makers e banche d’affari sul destino della zona euro.

Target price sull’Euro/Dollaro per il 2 Dicembre 2011

L’euro continua a mantenere una buona impostazione rialzista di brevissimo periodo, che al momento va ancora inquadrata come un rimbalzo tecnico dopo aver subito pesanti vendite per tutto il mese di novembre. I problemi nella zona euro restano sempre gli stessi e le prospettive a dodici mesi sono decisamente negative sia dal lato dell’indebitamento pubblico sia dal lato della crescita (molti analisti prevedono una crescita di poco superiore allo zero o addirittura una recessione). In questi giorni si continua a parlare insistentemente di una riforma dei trattati per dare un volto nuovo all’Europa, allo scopo di riconquistare la credibilità sui mercati.

Target price Euro/Dollaro per il 23 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro si è riportato stamattina nella parte bassa del trading range, dopo che ieri i prezzi avevano tentato invano di scardinare le resistenze di area 1.3550-60. La volatilità è compressa da diversi giorni e ciò potrebbe provocare una imminente esplosione dei prezzi con l’inizio di un nuovo movimento direzionale. Considerando i vari tentativi di rimbalzo falliti e il sentiment molto negativo (borse europee in forte calo anche questa mattina), il cross euro/dollaro dovrebbe andare a testare l’estremo basso della congestione in area 1.3420: in caso di breakout ribassista, è molto probabile un allungo deciso almeno fino a 1.3360-50.

Previsioni su Euro/Dollaro per il 22 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro è tornato sorprendentemente al di sopra di quota 1.35, nella parte alta del trading range sul grafico a 4 ore che ingabbia le quotazioni dallo scorso 16 novembre. I prezzi hanno trovato nuovamente supporto in area 1.3430 senza effettuare alcun breakout ribassista dei minimi di periodo, che con tutta probabilità avrebbe velocemente portato le quotazioni fino in area 1.3360-50. La capacità dell’euro di restare a galla in una giornata decisamente negativa sui mercati finanziari, con crolli generalizzati delle borse mondiali (in particolare Piazza Affari -4,74%), fa presagire così scenari meno pessimistici per la valuta unica europea nel breve periodo.