Grecia non eviterà default secondo Moody’s

A pochi giorni dalla conclusione della riunione straordinaria dell’Eurogruppo, che ha trovato l’accordo su nuove misure di salvataggio a favore della Grecia, l’agenzia di rating Moody’s dichiara che il debito di Atene resta insostenibile anche dopo la nuova intesa tra i leader europei. Nel breve periodo le casse di Atene troveranno certamente respiro, ma nel medio-lungo termine il debito pubblica non è sostenibile. Nonostante le dichiarazioni di Moody’s sulla difficile situazione greca, i mercati azionari europei continuano a salire con decisione mentre lo spread Btp-Bund è sceso a 310 punti base ai minimi da marzo scorso.

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Previsioni Euro/Dollaro 15 novembre 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro sta provando a imbastire un rimbalzo tecnico di breve periodo, dopo aver accusato pesanti perdite nelle ultime due settimane. Due giorni fa il cambio aveva toccato il minimo più basso degli ultimi due mesi a 1,2661, ma ieri è riuscito a rimbalzare toccando quota 1,2778. Il lieve miglioramento del quadro tecnico sembra, però, soltanto un movimento correttivo lungo un trend ribassista di breve-medio periodo, che ha portato nell’ultimo mese a una perdita del 3,7%. Stamattina, poco dopo l’apertura delle borse europee, la quotazione di euro/dollaro è di 1,2745.

Euro/Dollaro tocca minimo a due mesi a 1,2661

Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso nella seduta di ieri sui minimi a due mesi a 1,2661, evidenziando ancora una volta la presenza di un forte trend ribassista di breve periodo. Il cambio ha accelerato al ribasso nell’ultima settimana, a seguito della perdita dell’importante supporto di 1,28. Dai top di metà ottobre toccati in area 1,3140, il cambio euro/dollaro è arrivato a perdere il 3,79%. A deteriorare il quadro tecnico del cambio sono stati finora diversi fattori, legati soprattutto a variabili di tipo macroeconomico.

Euro/Dollaro resta sotto 1,27 per timori default Grecia

L’Eurogruppo, riunitosi ieri a Bruxelles, ha deciso di concedere alla Grecia altri due anni per mettere i conti pubblici in ordine ma ciò comporterà maggiori costi di salvataggio per i paesi membri della zona euro. Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso parere contrario a questa soluzione accomodante, ma anche Germania, Finlandia e Olanda non hanno intenzione di chiedere ulteriore denaro ai propri contribuenti per salvare Atene. Oggi ci sarà la riunione dell’Ecofin, mentre Atene emetterà bond a brevissimo termine per rifinanziare il debito in scadenza venerdì.

Previsioni su Euro/Dollaro per il 28 febbraio 2012

Ieri l’euro è stata la valuta più venduta sui mercati valutari, dopo le dichiarazioni della Merkel sul futuro della Grecia e sul potenziamento dei firewall anti-crisi. La Merkel ritiene che il salvataggio di Atene non può essere garantito al 100% e boccia la proposta di aumento della dotazione di risorse dei fondi EFSF ed ESM. Inoltre, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito della Grecia al livello “SD”, cioè default parziale. Abbassato anche l’outlook del fondo salva-stati europeo EFSF a “negativo” da “in sviluppo”.

Rating Grecia declassato a “C” da Fitch

L’agenzia di rating Fitch ha comunicato di aver declassato ulteriormente il rating a lungo termine della Grecia portandolo da “CCC” a “C”, ossia un solo gradino sopra il rating “D” che viene affibbiato ai Paesi in default.

La decisione è stata prese a seguito dell’approvazione del secondo piano di aiuti da parte di Bruxelles. Tale piano, ricordiamo, include il coinvolgimento del settore privato che, come ha sottolineato l’Eurogruppo, comporterà un taglio del 53,5% del valore nominale dei loro crediti, lasciando quindi intendere che la Grecia adotterà le clausole di azione collettiva.