
Se si ipotizza un aumento dei prezzi del 2,56% in Europa e di poco superiore al 3% in Italia, infatti, i rendimenti vanno dal 3,69% per il BTP€i in scadenza il prossimo anno fino ad arrivare al 5,33% del BTP Italia con scadenza 2016.
Se si ipotizza un aumento dei prezzi del 2,56% in Europa e di poco superiore al 3% in Italia, infatti, i rendimenti vanno dal 3,69% per il BTP€i in scadenza il prossimo anno fino ad arrivare al 5,33% del BTP Italia con scadenza 2016.
Le altre informazioni sul collocamento, come il tasso minimo garantito e eventuali limitazione in termini di ammontare massimo collocabile, verranno rese note nei giorni a ridosso del collocamento.
Durante questi quattro giorni, proprio come è già avvenuto per la prima emissione tenuta lo scorso marzo, i risparmiatori potranno sottoscrivere direttamente i titoli senza alcun limite di spesa, fermo restando un investimento minimo di 1.000 euro.
A conquistarli sono stati senza dubbio diversi fattori: la durata, in quanto quattro anni sono considerati un tempo non troppo lungo; il rendimento minimo garantito; le cedole indicizzate all’inflazione; il premio per chi non cede i titoli prima della scadenza, pari al 4 per mille.
Secondo gli esperti, nonostante il primo collocamento sia ormai concluso, questa nuova tipologia di titoli di Stato, dedicata soprattutto ai piccoli risparmiatori, continuerà a riscuotere un considerevole interesse da parte degli investitori, nonostante negoziando questi titoli sul MOT si perderà il premio aggiuntivo del 4 per mille.
Secondo le prime indiscrezioni, infatti, ad oggi le richieste di tali titoli avrebbero superato i due miliardi di euro.
Trattandosi di obbligazioni governative pensate per le famiglie italiane, infatti, potranno essere sottoscritte direttamente dai risparmiatori italiani, contrariamente a quanto accade per gli altri titoli di Stato, che ricordiamo vengono collocati tramite aste a cui hanno accesso solo gli intermediari finanziari autorizzati e a cui sono obbligati a rivolgersi i risparmiatori che intendono acquistare tali titoli.
Le cedole semestrali, in particolare, vengono calcolate dividendo per due il tasso annuo di interesse cedolare reale, ossia il tasso di interesse costante fissato al momento dell’emissione, e moltiplicando il risultato così ottenuto per il capitale nominale sottoscritto rivalutato alla data di pagamento della cedola stessa (ossia il capitale nominale moltiplicato per il coefficiente di indicizzazione).