Dollaro ai minimi dal 1993 sullo Yuan cinese

La Cina continua nel suo graduale processo di internazionalizzazione della propria moneta, permettendo allo yuan (o renminbi) di fluttuare più liberamente contro il dollaro americano sui mercati valutari. Venerdì la People’s Bank of China (PBOC) ha alzato dello 0,2% la parità centrale dello yuan sul dollaro a 6,3264, permettendo alla valuta cinese di salire sui massimi più alti dal 1993 contro il dollaro americano, ovvero dai tempi della riforma del cambio. Venerdì il tasso di cambio USD/CNY è sceso dell’1%, ovvero il ribasso massimo consentito.

PBOC aumenta margine fluttuazione su Dollaro/Yuan

La Cina sta rallentando il passo dopo anni di boom spettacolare. Venerdì il dato sul pil cinese del primo trimestre 2012 è stato pari all’8,1% su base annua, mentre gli analisti finanziari si aspettavano mediamente un progresso dell’8,4%. Così, ogni minimo scostamento negativo rispetto alle attese fa tremare i mercati finanziari, che già devono fare i conti con la recessione in Europa e con gli alti e bassi dell’economia americana. Il Dragone viene oggi visto più come una minaccia che un’opportunità, a causa dell’aggressività dell’economia e dei ritmi di crescita.