Oro ai minimi da fine settembre 2012

Battuta d’arresto per le quotazioni dell’oro, che hanno aperto la nuova ottava con un profondo rosso dovuto alle minori preoccupazioni degli investitori per l’economia cinese, da tempo in fase di rallentamento. Infatti, nel week-end sono arrivate i dati macro cinesi relativi all’export e alla bilancia commerciale che hanno mostrato risultati incoraggianti e migliori rispetto alle stime di consensus. L’oro ha così ripiegato velocemente e sui mercati asiatici ha toccato il minimo più basso dallo scorso 27 settembre a 1.741$ l’oncia.

Oro si avvicina a 1.800$ prima dei non-farm payrolls

Non si ferma il rally dell’oro, che stamattina è salito sui massimi da metà novembre 2011 a 1.795,8 dollari l’oncia. La quotazione spot del prezioso metallo giallo continua a salire senza soste, sebbene negli ultimi giorni è mancato lo strappo decisivo in grado di spingere subito i prezzi sopra 1.800 dollari. L’oro sta beneficiando molto delle continue iniezioni di liquidità da parte delle principali banche centrali mondiali, in primis la Federal Reserve che ha lanciato poco più di venti giorni fa il terzo round di allentamento monetario (QE3).

Banche centrali aumentano riserve di oro nel 2012

Le banche centrali continuano ad aumentare le loro riserve di oro, sostenendo la domanda che aveva già sperimentato un deciso incremento a seguito del lancio del terzo round di allentamento monetario della Federal Reserve, ovvero il QE3. Ieri le quotazioni dell’oro spot avevano sfiorato 1.775$ l’oncia, per poi chiudere in calo a 1.760$ dopo la brusca inversione del sentiment sui mercati che aveva portato anche a forti ribassi a Wall Street. La quotazione dell’oro resta molto sostenuta e solo pochi giorni fa è stato toccato un nuovo massimo a 6 mesi a 1.787$ l’oncia.