Forex: vendite su euro/dollaro dopo rally fino a 1,34

Nella giornata di ieri il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a mettere a segno una nuova performance positiva, dando seguito al rally iniziato lo scorso giovedì in occasione della riunione della Bce. L’allontanamento dell’ipotesi di un taglio dei tassi nella zona euro ha spinto con decisione al rialzo l’euro contro le principali valute mondiali. Il cambio euro/dollaro è volato fino a 1,3404, toccando così il massimo più alto degli ultimi 10 mesi. Nelle ultime tre sedute i prezzi sono passati da area 1,3040 a 1,34, guadagnando il 2,7%.

Oro a 1.850$ nel primo semestre 2013 secondo IG

Il 2013 si è aperto con qualche difficoltà per l’oro, dopo che lo scorso anno è stato il 12-esimo consecutivo di rialzi che ha consentito al metallo giallo di confermarsi come l’investimento più redditizio degli ultimi dieci anni. Negli ultimi mesi del 2012, soprattutto dopo l’annuncio del terzo piano di quantitative easing della Fed a inizio settembre, gli analisti finanziari e gli altri esperti del settore hanno diffuso previsioni quasi trionfalistiche sull’oro. In molti casi il target price è stato fissato a 1.900 dollari o addirittura a 2.000 dollari l’oncia.

Forex: euro/dollaro prova a tenere il supporto di 1,30

La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta all’insegna della prudenza, dopo che venerdì il dato sul mercato del lavoro negli Stati Uniti ha dato indicazioni contrastanti. Negli ultimi giorni il biglietto verde sta rialzando la testa, approfittando dell’accordo sul fiscal cliff, raggiunto in over time dopo la mezzanotte del 31 dicembre, ma soprattutto dei rumors che vogliono la Fed pronta a programmare una exit strategy relativamente alla politica monetaria ultra-espansiva. In particolare, la Fed potrebbe fermare il piano di acquisto di bond entro fine anno.

Fed potrebbe fermare piano acquisto titoli entro fine 2013

La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti acquisti sul dollaro americano. Sul forex il biglietto verde ha guadagnato l’1,21% contro l’euro, l’1,08% contro la sterlina, l’1,11% contro il franco svizzero e lo 0,5% contro lo yen. A mettere le ali al dollaro statunitense è la possibilità che la Fed possa interrompere il piano di acquisto di bond entro la fine del 2013, mettendo fine ad anni di politica monetaria ultra-espansiva che ha provocato una continua perdita di valore del dollaro.

euro-dollaro

Forex euro/dollaro sotto 1,31 dopo allarme Fmi e Moody’s su debito USA

Giornata negativa per i mercati finanziari, che ieri invece avevano messo a segno performance altisonanti a seguito della notizia dell’intesa tra Democratici e Repubblicani per evitare il fiscal cliff negli Stati Uniti. Tuttavia, stamattina gli investitori sono tornati più cauti, in particolar modo dopo l’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale e dall’agenzia di rating Moody’s sulla sostenibilità del debito pubblico americano nel lungo periodo. Infatti, l’accordo sul fiscal cliff riguarda solo le imposte, ma non l’innalzamento del tetto del debito.

Stati Uniti rating AAA a rischio secondo Moody’s

L’accordo raggiunto negli Stati Uniti sul fiscal cliff è stato accolto grande soddisfazione dagli investitori mondiali. Ieri le borse di tutto il mondo hanno brindato all’intesa, mettendo a segno rialzi spesso spettacolari. Tuttavia, l’accordo ha risolto il problema solo dal lato delle imposte, mentre i tagli alla spesa pubblica – che nel 2013 saranno pari a 110 miliardi – sono stati rinviati di due mesi. Lo stesso Barack Obama ha dichiarato che l’intesa raggiunta solo due ore dopo la mezzanotte del 31 dicembre è “solo un primo passo nella lotta al deficit, che resta troppo elevato”.

Target price sul Petrolio dal 18 al 22 gennaio 2012

Il petrolio Wti continua a mostrare un andamento rialzista di breve-medio periodo e quota attualmente in area 101. Un paio di settimane fa i prezzi avevano tentato il breakout decisivo di area 103.3$/bl, ma il tentativo è fallito con i prezzi che sono stati respinti poco prima di 103.7$ al barile. Il bullish trend, iniziato lo scorso 4 ottobre dai minimi di area 75.3$/bl, mantiene la sua impostazione positiva grazie anche alla tenuta della trendline rialzista che parte proprio dai bottom di inizio ottobre scorso. Nelle ultime sessioni di trading la volatilità è aumentata molto, complice anche le tensioni nello stretto di Hormuz tra USA e Iran.

USA Aumento della Disoccupazione

Ecco un altra notizia negativa che oggi arriva da New York, è stato annunciato all’inizio della seduta di Wall’ Street che la richiesta di sussidi di disoccupazione invece di abbassarsi a 440.000 unita si è alzato a 484.000 Unità.

In totale rispetto al dato precedente si 460.000 unità di sussidi si è passati ad un aumento di ben 24.000unità, questo aumento non previsto ha fatto si di peggiorare ancora la fiducia del mercato statunitense.

Rivalutazione Yuan?

Oggi il segretario del tesoro, Timothy Geithner, ha incontrato il vice ministro cinese, Wang Quishan, a Pechino, oggi i due rappresentati dei paesi hanno parlato dei rapporti economici tra Stati Uniti e Cina.
E’ stato affrontato anche oggi il tema dello Yuan che secondo molti economisti la valutazione della moneta cinese siano manipolati proprio dalla autorità cinese.

Durante l’incontro c’è stata una breve dichiarazione da parte del ministero del tesoro cinese che non ha commentato un possibile coinvolgimento cinese nella questione che riguarda la svalutazione dello Yuan.

Usa aumentano i sussidi di disoccupazione

Durante la settimana che si è conclusa sabato 3 aprile le domande per il sussidio di disoccupazione sono aumentate di 18.000 unità a quota 460.000 unità che sta segnalando un lieve peggioramento del mercato lo ha comunicato oggi il dipartimento lavoro usa.

Questi dati sono peggiori delle attese previste dai mercati internazionali, infatti gli analisti prevedevano un valore molto più basso verso le 435.000 unità
In America le persone che ricevono un sussidio sono in totale 4.550 Milioni rispetto a quelle previste che si attestavano all’incirca 4.653 Milioni.