Crollo prezzi Petrolio maggio 2012

Il mese di maggio è stato finora molto negativo per l’andamento del petrolio, anche se gli effetti sulla benzina sono stati davvero poco soddisfacenti per il consumatore (a causa dell’eccessiva tassazione che grava sui carburanti). La sensazione è che non sia stato soltanto il boom del dollaro americano a deprimere le quotazioni dell’oro nero. Da questo punto di vista sorprende il crollo del prezzo del Brent: il riferimento europeo è clamorosamente crollato fino a 105$ dai top di 128,25$ del primo marzo scorso.

Si tratta di una discesa complessiva pari al 22% circa in meno di tre mesi. La caduta dei prezzi è stata probabilmente più vistosa rispetto alle stesse attese dei paesi esportatori e non giustificabile in base alle correlazioni con la valuta. Fino allo scorso marzo le quotazioni del greggio erano sostenute dalle tensioni geo-politiche (Stati Uniti-Iran) e dalla domanda dei paesi emergenti.

SPREAD PETROLIO WTI-BRENT A 5$ A FINE 2012 SECONDO GOLDMAN SACHS

Successivamente l’impegno dell’Opec a far calare i prezzi si è sommato al minor consumo di greggio da parte della Cina. Infatti, per la prima volta da febbraio 2009, Pechino ha ridotto i consumi con una domanda scesa ad aprile a 9,31 milioni di barili al giorno (minimo a 6 mesi). Si tratta di un segnale di rallentamento economico del gigante asiatico, che sta riducendo l’import di materie prime.

PREZZO PETROLIO POTREBBE TORNARE A SALIRE NEL 2012 SECONDO L’AIE

Il petrolio Wti ha chiuso venerdì a 90,86$ al barile al Nymex di New York. Lo scorso 23 maggio ha toccato il minimo più basso dal 2 novembre 2011 a 89,28$ al barile. Attualmente lo spread Brent-Wti è di 16$, ma molti operatori sono convinti che possa diminuire addirittura fino a 5$. Tuttavia, se il petrolio Wti dovesse perdere il supporto di 89,2$, la discesa dei prezzi potrebbe diventare ancor più robusta con target successivo compreso tra 84$ e 83$ al barile.