Previsioni sul Petrolio del 29 febbraio 2012

Il prezzo del petrolio Wti ha sperimentato negli ultimi tre giorni un rallentamento del trend rialzista di medio periodo, che aveva portato le quotazioni a sfiorare i 110$ al barile dopo che ad inizio mesi il greggio americano era addirittura sceso sotto i 96$ al barile. E’ molto forte anche il trend rialzista del Brent, salito pochi giorni fa sopra i 124$ al barile con nuovi record storici per il prezzo espresso in euro. Ad alimentare l’ascesa dei prezzi è il contesto di “risk on”, favorevole ad una maggiore assunzione di rischi, ma anche la debolezza del dollaro americano e le tensioni geo-politiche legate al nucleare iraniano.

Il petrolio Wti è salito sui massimi da maggio 2008 a 109.9$ al barile lo scorso venerdì 24 febbraio. Da qui è poi iniziato un fisiologico ritracciamento, che al momento non mette a repentaglio la solidità del bullish trend primario. Stamattina i prezzi sono scesi in area 106.2$ al barile e attualmente le quotazioni si aggirano intorno ai 106.8$/bl. Gli investitori restano in attesa dei risultati odierni relativi alle scorte settimanali di petrolio, che dovrebbero essere leggermente inferiori rispetto alla scorsa ottava.

Ad ogni modo sembra probabile un approfodimento del ribasso fino in area 105.5$ al barile, con possibili picchi al ribasso verso 104.5$ – 104.2$ al barile. I large traders, cioè i grandi investitori istituzionali, restano posizionati massicciamente al rialzo come testimoniato dall’open interest sui contratti derivati sul crude oil. Il ritracciamento attuale può essere una buona opportunità long a basso rischio. A peggiorare il quadro tecnico sarebbe soltanto una chiusura settimanale inferiore a 104$: in questo caso bisognerebbe aggiornare le precedenti valutazioni e verificare più accuratamente la solidità del trend rialzista.