Previsioni sull’Euro per il 15 dicembre 2011

La moneta unica europea continua ad essere bersagliata dalle vendite in un clima decisamente negativo e caratterizzato da una forte avversione per il rischio, dovuta principalmente ai timori legati ad un imminente taglio dei rating sui paesi della zona euro da parte di Standard & Poor’s e alle difficoltà dei paesi europei di superare indenni la crisi del debito sovrano che li attanaglia ormai da tempo. Inoltre, le prospettive di crescita per il prossimo biennio sono nettamente fosche e i policy makers continuano a mostrare contrasti evidenti sulle politiche economiche comuni da perseguire nei prossimi anni.

Il tasso di cambio euro/dollaro ha perforato ieri la soglia psicologica di 1.30 scendendo fino a 1.2945. Negli ultimi 3-4 giorni la discesa è stata molto violenta nell’ordine almeno dei 400 pip. Il quadro tecnico si è decisamente deteriorato e il trend ribassista sembra davvero molto robusto. Nel brevissimo periodo è, però, probabile un pullback dovuto principalmente alle prese di profitto e a qualche movimento di inversione messo a punto da short-term traders. Non è da escludere, quindi, un ritorno in area 1.3070-80 o addirittura in area 1.31, dove però è probabile un ritorno deciso delle vendite per una nuova gamba ribassista che dovrebbe condurre le quotazioni almeno fino a 1.2870-50 nel giro di 3-6 giorni.

Il cambio euro/yen è sceso ieri fino a 101.08, pagando a caro prezzo la perdita dei supporti fondamentali di breve periodo di 103 prima e 102.50 poi. Anche qui un pullback ci può stare, forse fino a 102 – 102.20. Tuttavia, il bearish trend resta intatto e nel giro di qualche giorno potrebbe formarsi una nuova gamba ribassista con target compreso tra 100.70 e 100. Su questi livelli non è da escludere un intervento della Bank of Japan per riportare le quotazioni velocemente verso 106 o 108.