Previsioni sull’Euro per il 9 gennaio 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro ha toccato questa notte il minimo più basso da settembre 2010 a 1.2665, ma da questi livelli ha preso il via un buon rimbalzo tecnico ha ha subito portato le quotazioni ben al di sopra di 1.27. Nel brevissimo periodo c’è una resistenza in area 1.2730 che potrebbe impedire ulteriori apprezzamenti, ma il cambio dovrebbe spingersi questa mattina almeno fino a 1.2750-60, dove è posta una nuova resistenza. Tuttavia, un eventuale difficile inizio di seduta delle piazze finanziarie europee potrebbe provocare nuove vendite sul cambio e attirare l’attenzione dei venditori per target minimi compresi tra 1.2680 e 1.2650.

Il tasso di cambio euro/yen, invece, ha aggiornato i nuovi minimi a 11 anni nel corso della sessione asiatica a 97.27. Da qui c’è stata una buona reazione che ha riportato le quotazioni fino alla resistenza dinamica della EMA20 sul chart a 60 minuti posta a 97.90. Inoltre, questa resistenza è rafforzata dal fatto che siamo sui valori di chiusura di venerdì: dopo l’apertura in gap down di questa notte, area 97.90 è diventata una resistenza molto importante. In caso di breakout deciso di 97.90 – 98, i prezzi potrebbero allungare fino a 98.20 prima e 98.50 poi. In caso di ritorno delle vendite, il target di giornata dovrebbe essere compreso tra 97.50 e 97.

Il tasso di cambio euro/sterlina ha toccato il minimo più basso da settembre 2010 a 0.8220, ma ora sta provando a rimbalzare con target minimo compreso tra 0.8250 e 0.8270. E’ in corso poi un buon rimbalzo su euro/dollaro australiano (che aveva toccato un minimo storico a 1.2416), che si è già spinto oltre 1.25, e su euro/dollaro canadese sopra 1.3110: contro le due commodity currency, in caso di rimbalzo generalizzato della moneta unica, l’euro potrebbe recuperare maggiormente terreno anche se si prospetta un netto incremento della volatilità di breve perioso.