Previsioni sull’Oro dal 26 al 29 gennaio 2012

La decisione della Federal Reserve di mantenere i tassi di interesse invariati tra lo 0% e lo 0.25% fino alla fine del 2014 ha generato, a partire da ieri sera, un robusto movimento direzionale ribassista sul dollaro americano proseguito anche oggi fin dalle prime battute di contrattazioni nella sessione europea. A beneficiare maggiormente di questa decisione è stato senza dubbio l’oro, che è balzato fino a 1720$ questa mattina da area 1650$ di ieri sera. Il prezioso metallo giallo sta sfruttando anche il buon sentiment sui mercati finanziari e il forte appetito per il rischio degli investitori.

Da un punto di vista tecnico l’oro ha un’impostazione molto positiva nel breve-medio periodo, dopo aver tagliato al rialzo la trendline ribassista che partiva dai massimi storici di 1920.7$. Le numerose banche d’affari che avevano prospettato un anno entusiasmante per il metallo giallo, con target compresi tra i 1900$ e i 2500$ l’oncia, stanno avendo decisamente ragione. Dai minimi di fine dicembre scorso di 1522$/oz, l’oro ha guadagnato finora il 13%. Il prossimo target dovrebbe essere posto a 1755$/oz prima e 1765$/oz poi.

Il gold potrebbe incontrare qualche difficoltà nel brevissimo periodo, rallentando così la sua ascesa, soltanto in caso di ritorno deciso sotto 1700$ l’oncia, livello di supporto ben visibile al momento sul chart a 60 minuti (swing negativo di questa mattina). Tuttavia, prima di un robusto ritracciamento, i prezzi dovrebbe aggiornare ancora i nuovi massimi a un mese e mezzo e con tutta probabilità potrebbero farlo già tra oggi e domani con primo target a 1750$ – 1755$ l’oncia.