Janet Yellen, numero uno della Fed e Mario Draghi, governatore della BCE si scagliano fermamente contro il protezionismo che potrebbe riportare le economie mondiali al periodo di crisi vissuto qualche anno fa. Da Jackson Hole il messaggio è chiaro e ben scandito.
Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno tirato fuori i muscoli e mostrato che la crescita economica rimarrebbe robusta per l’economia americana, con 177.000 nuovi posti di lavoro generati nel settore comparto privato ad agosto.
Il dollaro si è portato ai massimi da tre settimane sullo yen, stimolato dalle esternazioni della numero uno della Federal Reserve Janet Yellen e del suo vice Stanley Fischer a Jackson Hole, le quali hanno rinvigorito le aspettative di un rialzo dei tassi d’interesse Usa a breve.
Draghi e Yellen sono sul piede di guerra. I motivi? L’equilibrio tra due delle principali valute, che porta naturalmente a degli effetti sul Forex.
Guardando ai market mover della settimana è facile notare che il presidente della Fed, Janet Yellen, dominerà la scena: la politica monetaria sarà ancora una volta al centro dei movimenti nel mercato delle valute. Ma c’è di più. Insieme alla banca centrale degli Stati Uniti, annunceranno la decisione sui tassi di interesse e rilasceranno dichiarazioni di politica monetaria anche le banche centrali di Regno Unito, Giappone e Svizzera.
Dopo gli interventi della Bce di giovedì scorso, sarà un’altra settimana all’insegna delle decisioni delle Banche Centrali.
Quella iniziata oggi è a tutti gli effetti una settimana decisiva che metterà alla prova le capacità di EURUSD di raggiungere la tanto discussa parità.
Ormai dal 2008 i tassi sono bassi. Per l’esattezza, un loro rialzo manca addirittura dal 2006. Ma la Fed non lascerà ancora per molto invariato il costo del denaro.
L’avversione al rischio sul dollaro USA resta ancora instabile aspettando l’annuncio del FOMC, commissione decisionale di politica monetaria della Federal Reserve, e la decisione relativa ai tassi di interesse degli Stati Uniti, che potrebbe variare gli scenari in corso sul mercato del Forex e all’interno degli altri mercati finanziari.
Il dollaro ha lasciato sul terreno più dell’uno per cento contro l’euro e lo yen durante la giornata di venerdì, quando sono stati resi noti i dati del settore manifatturiero in Cina sul Calendario Economico.