Produzione OPEC invariata a 30 milioni di barili

C’era grande attesa ieri sera per la comunicazione ufficiale da parte dei vertici dell’OPEC, cioè l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, sul livello di produzione giornaliera di petrolio. Dopo le ore 20 italiane si è saputo che il tetto di produzione collettivo era stato mantenuto invariato a 30 milioni di barili al giorno (mbg), lo stesso livello di output deciso a dicembre 2011. Il segretario generale dell’OPEC, Abdallah El Badri, ha invitato tutti i paesi membri del cartello ad aderire a tale quota.

Questo vuol dire, come ha dichiarato lo stesso El Badri, che “rispetto a oggi bisognerà ridurre l’output di 1,6 mbg”. Si tratta praticamente di un annuncio ufficiale di un taglio alla produzione ed è sempre El Badri a confermare tale ipotesi. Inoltre, secondo il segretario dell’OPEC, “alcuni membri dell’organizzazione (ma non ha fatto nomi, ndr) finora non hanno contribuito molto al rispetto dei limiti”.

PRODUZIONE OPEC AI MASSIMI DAL 2008

Il riferimento, però, era semplice da intuire. Si tratta senza dubbio dell’Arabia Saudita, che da mesi sta mantenendo un livello produttivo di 10 mbg, che equivale ad un record da oltre 30 anni. Allo scopo di far calare le quotazioni ddi greggio, il ministro Ali Ali-Naimi aveva dichiarato che bisognava colmare ogni carenza di greggio. Alla fine il petrolio Brent è sceso sotto i 100$ al barile, mentre il greggio WTI ha raggiunto quota 81$.

SPREAD PETROLIO WTI-BRENT A 5$ A FINE 2012 SECONDO GOLDMAN SACHS

Ieri al Nymex di New York, il petrolio Brent Future ha chiuso sopra 97$ mentre il petrolio WTI ha registrato un rialzo superiore all’1,5% in area 84$ al barile. Il passo indietro che Riyad sarà costretto a fare su indicazione dei vertice dell’OPEC potrebbe essere deleterio per le quotazioni del greggio, che potrebbe riprendere a salire con decisione nelle prossime settimane.