Cambio euro/dollaro resta sotto 1,2950 dopo la Fed

Sui mercati finanziari resta l’incertezza legata alla sorte di Cipro, dopo che il governo di Nicosia ha respinto l’ipotesi di una tassazione dei risparmi per accedere agli aiuti finanziari di Ue e Fmi. Ora i negoziati stanno andando avanti e si aspetta un nuovo piano di salvataggio tra oggi e domani. Nel frattempo Cipro continua a trattare anche con la Russia. Ieri, però, è stata la giornata della Fed, che ha comunicato le proprie decisioni di politica monetaria. I tassi di interesse sono stati confermati intorno allo zero.

Bernanke ha anche mantenuto invariato il piano di acquisto di bond al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese. Moderato ottimismo sull’andamento dell’economia a stelle e strisce, ma la Fed taglia le stime sul Pil Usa 2013-2015. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro ha trovato la forza per salire fino in area 1,2980, favorito anche dall’ottimo andamento delle borse europee e dal forte calo degli spread sovrani.

Tuttavia, la spinta dei compratori si è via via esaurita e i prezzi sono tornati velocemente sotto la soglia di 1,2950. Stamattina c’è una prevalenza di vendite, con il cambio che è sceso fino in area 1,2920. La volatilità resta elevata e sono attesi ancora molti capovolgimenti del trend intraday. Da un punto di vista tecnico, è molto probabile che il cambio possa muoversi tra 1,2950 e 1,29 nelle prossime ore, salvo brusce accelerazioni da una parte o dall’altra.

Il cambio euro/dollaro potrebbe puntare a un approfondimento bullish in caso di breakout esplosivo della resistenza di area 1,2980 – 1,30, anche se l’ipotesi appare molto difficile a meno che non vengano diffuse notizie particolarmente favorevoli alla moneta unica. Un ritorno deciso sotto 1,29, nvece, dovrebbe far tornare le vendite con target compreso tra 1,2840 e 1,28.