Franco svizzero ai minimi da maggio 2011 sull’euro

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Inizia a deprezzarsi con maggiore consistenza il franco svizzero, una valuta che in passato era correlata inversamente all’andamento dei mercati azionari. La crisi dell’euro aveva portato alla ribalta la moneta-rifugio elvetica, fin quando la Swiss National Bank non decise di imporre un peg di 1,20 sul tasso di cambio Eur/Chf. Infatti, a settembre 2011 la SNB prese questa decisione estrema, dopo che il cross aveva toccato addirittura la parità. Ora la situazione è molto più stabile e il cambio Eur/Chf sta recuperando terreno dopo essere stato a lungo ancorato alla soglia di 1,20.

Sul forex il franco svizzero è sceso sui minimi a due anni nei confronti dell’euro, spinto al ribasso dalle parole del governatore Thomas Jordan. Il numero uno della SNB non esclude che il floor di 1,20 possa essere alzato ancora (il mercato si aspetta da tempo un nuovo peg a 1,25). Inoltre, si è parlato anche della possibilità di portare i tassi di interesse su valori negativi.

DANIMARCA SEMPRE PIU’ LONTANA DALL’EURO

Questi driver sono decisamente negativi per la moneta elvetica, che ha perso terreno anche nei confronti del dollaro americano. Il cross Usd/Chf è salito fino a 0,98 sui livelli più alti da agosto 2012, mentre il tasso di cambio Eur/Chf è balzato fino a 1,2650 sui massimi più alti degli ultimi due anni. Da inizio maggio l’euro guadagna più del 3% sulla divisa svizzera.

DOLLARO AUSTRALIANO AI MINIMI DA GIUGNO 2012

Il trend di fondo sembra decisamente bullish. Gli analisti finanziari si aspettano che il nuovo range di oscillazione del cambio Eur/Chf possa passare da 1,20 – 1,25 a 1,25 – 1,30. I margini di upside per il cambio restano, quindi, molto elevati. Potenzialità di rialzo importanti ci sono anche per il cross Usd/Chf, che potrebbe raggiungere la parità nelle prossime settimane.