Dollaro australiano ai minimi da giugno 2012

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E’ notte fonda per il dollaro australiano, che sul forex continua ad essere la valuta più venduta degli ultimi sette giorni. Stamattina il tasso di cambio Aud/Usd è sceso fino a 0,9726, toccando il minimo più basso da quasi un anno. Il crollo dell’Aussie è coinciso con la decisione della Reserve Bank of Asutralia di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto al 2,75% ai minimi storici. La RBA ha capito il momento difficile per l’economia australiana e ora intende rilanciarla con una politica monetaria maggiormente espansiva.

Secondo la maggior parte degli analisti finanziari, la RBA taglierà aancora i tassi nel corso dell’anno, portandoli probabilmente al 2%. La crescita del pil sarà inferiore alle attese, mentre continua a preoccupare la situazione delle finanze pubbliche che soffrono il rallentamento dell’interscambio con la Cina e l’aumento del debito. A complicare ulteriormente il quadro tecnico della divisa oceanica ci ha pensato anche il recente calo di alcune materie prime, che l’Australia esporta soprattutto nel Sud-Est asiatico.

Infatti, Aussie e Rand sudafricano soffrono il calo delle commodity, visto che sono monete molto influenzate dall’andamento dei prezzi di alcune materie prime come l’oro. Da inizio mese il dollaro australiano ha già perso il 6,5% sul dollaro americano, ma potrebbe scendere ancora nei prossimi giorni raggiungendo quota 0,95.

Mentre il dollaro australiano perde appeal sul forex, in quanto sono attesi nuovi cali dei rendimenti che dovrebbero generare una minore richiesta di questa forse ormai ex “valuta pregiata”, anche il dollaro neozelandese non se la passa bene. Stamattina il cross Nzd/Usd è sceso fino a 0,8083, sui livelli più bassi da novembre scorso.