Quali prospettive per Euro/Dollaro dopo il piano salva-euro della Bce

Il nuovo piano di acquisto titoli della Bce, che è stato chiamato Outright Monetary Transaction (Omt), ha dato nuovo slancio ai mercati finanziari, mettendo il turbo agli asset più rischiosi – come le azioni e i bond sovrani dei paesi periferici – e spingendo al rialzo la moneta unica europea contro le major currencies. L’effetto-Draghi ha fatto bene all’euro, che ieri ha guadagnato terreno sui mercati valutari contro la maggior parte delle valute. Il tasso di cambio euro/dollaro è salito sui massimi a due mesi a 1,2650.

I maggiori apprezzamenti per l’euro sono arrivati contro lo yen. Infatti, il tasso di cambio euro/yen è volato fino in area 99,80 dopo il breakout esplosivo della congestione compresa tra 99 e 98. Inizia a muoversi anche il cambio euro/franco, che finalmente si è staccato da area 1,2010 per salire fino in area 1,2070. Incerta, invece, la situazione sul cambio euro/sterlina, che resta sopra 0,79 ma senza essere stato interessato da grandi movimenti.

Il cambio euro/dollaro, ovvero quello che calamita la maggior attenzione tra gli investitori, resta ancora sulle resistenze di area 1,2630-50 senza mettere in atto alcun strappo rialzista decisivo. A mantenere il cambio in zona di resistenza è stato l’apprezzamento del biglietto verde, che ieri è rimbalzato dopo le recenti perdite.

Nei prossimi giorni il cambio euro/dollaro potrebbe ancora aumentare la propria quotazione, raggiungendo probabilmente quota 1,27 prima e 1,2750 poi. Per quanto riguarda euro/yen, la sensazione è che possa esserci un movimento direzionale più robusto con target a 100 prima e 101,50 poi.