Rendimento investimenti inizio 2012

Scegliere gli strumenti su cui investire al fine di ottenere il massimo rendimento possibile è senza dubbio l’obiettivo comune degli investitori di tutto il mondo. Individuare gli investimenti vincenti con sufficiente anticipo, tuttavia, è molto più difficile di quanto si possa pensare.

CorrierEconomia, in particolare, ha esaminato l’andamento dei diversi tipi di asset nel corso del primo trimestre 2012, ipotizzando un investimento di 10.000 euro in ciascuno di essi.

MIGLIORI DIVIDEND YIELD 2013

La migliore performance è stata registrata dai titoli americani del settore hi tech, che grazie al loro andamento avrebbero trasformato l’investimento ipotetico di 10.000 euro in 11.557 euro. Bene anche il guadagno che si sarebbe ottenuto se si fossero investiti 10.000 euro nel petrolio, che sarebbero quindi diventati 10.990 euro, mentre i paesi emergenti avrebbero reso 961 euro e la Borsa di Tokyo 927 euro.

RENDIMENTO AZIONI E OBBLIGAZIONI A CONFRONTO

Chi nel primo trimestre 2012 ha scelto di puntare 10.000 euro sui titoli governativi italiani a lunga durata dovrebbe aver guadagnato 891 euro, mentre puntando la stessa somma sulla Borsa di New York il guadagno sarebbe stato di 857 euro. I fondi azionari avrebbero reso 737 euro, i Cct 734 euro, le azioni mondiali 710 euro, i titoli azionari quotati alla Borsa di Milano 674 euro, le blue chip europee 588 euro, l’oro 559 euro e, infine, le blue chip italiane 543 euro.

I rendimenti offerti da queste diverse tipologie di investimento nel corso dei primi tre mesi del 2012, dunque, potrebbero essere d’aiuto agli investitori per individuare gli asset che risulteranno vincenti sul fronte dei rendimenti nel corso dei prossimi mesi, tenendo ovviamente conto anche delle evoluzioni registrate nel corso delle ultime settimane, tra cui figurano l’inasprimento del dibattito politico sulle riforme, la risalita dello spread Btp-Bund a quota 350 punti, il riaccendersi delle preoccupazioni per Spagna e Portogallo, la situazione ancora poco stabile della Grecia e la recessione di alcuni paesi europei.