Fiat licenzia 30 mila operai

Nei prossimi quindici giorni la Fiat chiuderà vari stabilimenti presenti in Italia lasciando a casa circa 30.000 operai.

Gli stabilimenti che verranno chiusi sono dislocati in varie zone d’Italia è sono i seguenti, stabilimento di Roma, Torino, Napoli e Termini Imerese, quest’ultimo ha molte probabilità di rimanere chiuso definitivamente.
Durante la chiusura l’azienda ha richiesto la cassa integrazione per i propri operai lasciati a casa temporaneamente.

Questa notizia ha allertato subito gli operai che hanno fatto svariate manifestazioni per evitare la chiusura temporanea dei vari stabilimenti, le proteste più gravi sono avvenute nello stabilimento siciliano dove ci sono stati svariati scioperi..



I sindacati hanno richiesto un incontro con gli amministratori Fiat ed il governo per cercare di evitare la chiusura dei vari stabilimenti.
La Cgil è intervenuta dicendo che l’azienda Torinese non ha a cuore il futuro dell’occupazione negli stabilimenti Italiani, ed ha aggiunto che Fiat ha cambiato idea sul futuro di Termini Imerese, infatti due anni fa aveva fatto capire che lo stabilimento Italiano era un buon investimento.

Secondo Epifani tutta questa situazione è dovuta all’aggravarsi della crisi economica anche nei settori più importanti dell’industria italiana.
Epifani dice anche che l’Italia dovrebbe fare di più per aiutare le imprese italiane che sono in difficoltà cosi facendo ci saranno maggiori possibilità di uscire dalla crisi.

Per lo stabilimento di Termini Imerese la Fiat ha deciso di smantellare definitivamente lo stabilimento entro un anno dislocandolo in varie aeree italiane.
Il governo è intento ad effettuare un investimento (in caso di chiusura definitiva) per evitare di lasciare a casa il personale dello stabilimento siciliano.