Sopaf non paga cedole obbligazioni convertibili 2015

Attraverso apposita nota, Sopaf ha confermato, coerentemente con quanto anticipato con il comunicato stampa diffuso lo scorso luglio, che i tempi necessari per la prosecuzione delle trattative per la ristrutturazione del debito e per la definizione di una nuova proposta da presentare ai propri principali creditori non sono compatibili con i pagamenti delle cedole dei prestiti obbligazionari “Sopaf 2007 – 2015 convertibile 3,875%” (“POC 1”) e “Sopaf 2011 – 2015 convertibile 9%” (“POC 2”) e della prima rata di rimborso di quest’ultimo.


A fronte di ciò, dunque, il POC 1 diverrà rimborsabile anticipatamente ai sensi dell’art. 10 i) del Regolamento del prestito stesso, a meno che non si riesca ad arrivare ad una soluzione entro 30 giorni dalla comunicazione dell’emittente, del rappresentante degli obbligazionisti o da parte dell’agente per il calcolo.

Lo scorso 30 luglio, ricordiamo, Sopaf aveva comunicato che la moratoria concessa dai principali istituti finanziatori e scaduta il 31 maggio non era stata rinnovata, anticipando quindi che, fermo restando l’approvazione della richiesta di rimborso anticipato da parte dell’assemblea degli obbligazionisti, ciascun obbligazionista del prestito POC 1 avrà diritto al rimborso anticipato di ogni somma a lui spettante.

Con riferimento al prestito obbligazionario “Sopaf 2011-2015 convertibile 9%”, invece,  Sopaf aveva precisato che i titoli diverranno rimborsabili anticipatamente su richiesta del rappresentante comune degli obbligazionisti in rappresentanza di tanti obbligazionisti che detengano obbligazioni pari ad almeno il 15% del valore nominale di emissione ovvero su richiesta di tanti obbligazionisti che rappresentino almeno il 15% del valore nominale di emissione.

A Piazza Affari stamane il titolo Sopaf segna a circa mezz’ora dall’apertura della seduta una flessione di quasi due punti percentuali a 0,0104 euro.