Previsioni Interpump esercizio 2012

Giovanni Cavallini, presidente di Interpump, nel corso di un’intervista rilasciata ad Affari & Finanza ha spiegato che nel 2012 il gruppo continuerà a focalizzarsi sulle priorità strategiche a cui ormai lavora da anni, ovvero puntare all’internazionalizzazione del business crescendo ulteriormente sui mercati internazionali e al tempo stesso innovare i prodotti salvaguardando i margini attraverso una maggiore efficienza operativa.

RENDIMENTO AZIONI E OBBLIGAZIONI A CONFRONTO

A confermare che quella adottata dal gruppo è una strategia vincente sono i risultati positivi registrati nel corso dello scorso anno e il proseguo del trend positivo anche nel corso dei primi mesi del 2012, quando è stato registrato un incremento dei ricavi del 21% soprattutto grazie alle nuove acquisizioni.

Per quanto riguarda le previsioni per l’esercizio in corso, il management ha fatto sapere che prevede di riuscire a realizzare ricavi sopra i 520 milioni di euro, con margini in leggera flessione rispetto al 20% dello scorso anno. L’Ebitda dovrebbe invece salire a oltre 105 milioni, mentre l’indebitamento dovrebbe scendere da 130 a 110 milioni, nonostante siano in programma investimenti per circa 30 milioni.

MIGLIORI DIVIDEND YIELD 2013

Le potenzialità di sviluppo dell’azienda, dunque, restano piuttosto elevate, soprattutto perché la sua presenza sui principali mercati internazionali dovrebbe consentirgli di assorbire le difficoltà derivanti dal permanere del difficile contesto in Italia, dove l’incertezza macroeconomica influisce pesantemente sui settori di riferimento del gruppo.

Interpump, ricordiamo, ha archiviato l’esercizio 2011 con ricavi in crescita del 18% a 472 milioni, un Ebitda in aumento del 28% a 95 milioni di euro, un Ebit in crescita del 40% a 76 milioni e un ros a oltre il 16% dal precedente 12,9%.