Oro si avvicina a 1.800$ prima dei non-farm payrolls

Non si ferma il rally dell’oro, che stamattina è salito sui massimi da metà novembre 2011 a 1.795,8 dollari l’oncia. La quotazione spot del prezioso metallo giallo continua a salire senza soste, sebbene negli ultimi giorni è mancato lo strappo decisivo in grado di spingere subito i prezzi sopra 1.800 dollari. L’oro sta beneficiando molto delle continue iniezioni di liquidità da parte delle principali banche centrali mondiali, in primis la Federal Reserve che ha lanciato poco più di venti giorni fa il terzo round di allentamento monetario (QE3).

L’oro punta ora ai 1.800 dollari, resistenza psicologica chiave per le velleità rialziste del metallo giallo. Sarà decisivo il dato di oggi relativo ai non-farm payrolls e al tasso di disoccupazione negli Stati Uniti. In caso di forte deprezzamento del dollaro americcano, è molto probabile un nuovo boom dell’oro fin sopra 1.800$ l’oncia.

Considerando il livello massimo raggiunto oggi dall’oro, da inizio anno la performance del metallo prezioso è pari al 15%. Intanto, c’è da evidenziare un nuovo record per l’oro detenuto dagli Etf. Infatti, il maggiore Etf sull’oro fisico, ovvero l’Spdr Gold Trust, ha segnato un nuovo massimo storico a 1.333,44 tonnellate. E’ record anche per il dato complessivo degli Etf sull’oro a 2.565,5 tonnellate.

L’oro dovrebbe continuare a mostrare un andamento fortemente rialzista nei prossimi mesi e molte banche d’affari sono pronte a scommettere su un ritorno in area 1.920$ l’oncia, ovvero i massimi di sempre toccati a settembre 2011. Molti analisti finanziari sono convinti che l’oro possa salire addirittura fino a 2.000$ l’oncia nel 2013.