Rating Germania tagliato ad “A” da Egan-Jones

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L’agenzia di rating Egan-Jones ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito della Germania ad “A” da “A+”, confermando l’outlook negativo. L’agenzia non ha la stessa visibilità delle “tre sorelle” Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, ma ha acquistato maggiore notorietà quando a metà luglio 2011 tagliò il rating degli Stati Uniti un mese prima che lo facesse la più quotata Standard & Poor’s. Ora Egan-Jones ha calato la scure sulla Germania, a causa dei suoi problemi legati alla tenuta del settore bancario e delle finanze pubbliche.

Scala rating Fitch

I rating espressi da Fitch e dalle altre principali agenzie di rating hanno come scopo quello di fornire agli investitori delle indicazioni riguardanti lo stato di salute dello Stato, dell’ente o della società che emette obbligazioni e sulla sua capacità di restituire la somma investita e gli interessi maturati alla scadenza del prestito.

Ciascuna agenzia ha una scala i cui sono riportati i singoli giudizi, che pur avendo dei nomi diversi risultano essere equivalenti rispetto a quelli contenuti nelle scale delle altre agenzie.

Scala rating Moody’s

I rating formulati dalle tre agenzie più importanti al mondo (Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch) hanno come scopo quello di fornire delle indicazioni agli investitori che intendono puntare sulle obbligazioni. Si tratta infatti di giudizi che vengono emessi nei confronti di Stati, imprese e istituzioni pubbliche che emettono obbligazioni e che indicano il grado di capacità di questi di far fronte al rimborso del capitale investito e al pagamento degli interessi maturati.

Ciascuna di queste tre agenzie ha una propria scala di rating, anche se in realtà i singoli gradi di giudizio pur essendo indicati con diciture diverse si equivalgono tra loro.

Moody’s rating Italia ancora sotto esame

Nelle scorse settimane Moody’s ha messo il rating dell’Italia sotto osservazione per un possibile downgrade. Il mercato venerdì scorso s’attendeva in merito una decisione, ma l’agenzia di rating s’è presa qualche altra settimana di tempo per tagliare o meno il rating sul debito del nostro Paese.

La notizia in data odierna, lunedì 19 settembre del 2011, non è stata presa bene dai mercati azionari, che hanno inaugurato l’ottava in netto calo a causa proprio del persistere dell’incertezza legata alla revisione o meno del rating sul debito del nostro Paese. Di riflesso, stamattina s’è svegliato di cattivo umore anche il nostro Btp decennale, che rispetto al Bund mostra attualmente un differenziale che è nuovamente salito in area 380 punti.

Asta BTP 14 luglio 2011

La configurazione, approvata in tempi record, della manovra finanziaria 2011-2014, unitamente all’eccezionale collocazione dei BOT (Buono Ordinario del Tesoro), fa ben sperare in merito alle 4 aste di BTP (Buono del Tesoro Poliennale) previste per oggi pomeriggio.

La posta in gioco, comunque, rimane altissima investendo questioni quali la solidità del nostro paese e la capacità italiana di rifinanziare il debito, valori che, a seguito degli eventi internazionali, erano stati messi fortemente in discussione.

Ue propone blocco rating per paesi in crisi

La guerra iniziata contro le agenzie di rating si fa sempre più dura, tanto che oggi i ministri delle finanze dell’Unione europea saranno chiamati a decidere se approvare o meno il nuovo attacco proposto dall’Eurogruppo.

Ad annunciarlo è stato il commissario europeo alla regolamentazione finanziaria, Michel Barnier, il quale ha spiegato che la Commissione europea proporrà di vietare alle agenzie di rating la possibilità di fornire valutazioni sui paesi europei che hanno ricevuto degli aiuti internazionali per cercare di sanare il proprio debito.