Bilancio Parmalat primo semestre 2011

A Piazza Affari la quotazione Parmalat registra una flessione di quasi cinque punti percentuali a 1,806 euro, una performance negativa ricondotta in larga parte ai risultati deludenti registrati nel corso della prima metà dell’anno.

Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011, in particolare, il gruppo di Collecchio ormai nella mani dei francesi di Lactalis, ha realizzato ricavi per 2,15 miliardi di euro, ossia in crescita del 6% rispetto ai 2,03 miliardi realizzati nei primi sei mesi dello scorso anno.

Parmalat in calo per mancato risarcimento Standard & Poor’s

A Piazza Affari il titolo Parmalat segna una flessione del 4,40% a 2,478 euro sulla scia della decisione del Tribunale di Milano di accogliere solo in parte le richieste formulate dal gruppo di Collecchio. I giudici, in particolare, hanno condannato l’agenzia di rating Standard & Poor’s a restituire a Parmalat i corrispettivi percepiti per il rating “investment grade” attribuito dal novembre del 2000 e fino a poco prima del dissesto del 2003.

A causa del rating “sbagliato”, dunque, l’agenzia dovrà corrispondere a Parmalat parcelle per un ammontare complessivo pari a 784.000 euro, nonché le spese legali.

Parmalat possibile aumento prezzo Opa Lactalis

A Piazza Affari la quotazione Parmalat segna un rialzo dell’1,25% a quota 2,592 euro, una performance positiva ricondotta in larga parte alle indiscrezioni di stampa secondo cui l’amministratore delegato del gruppo di Collecchio, Enrico Bondi, avrebbe intenzione di chiedere a Lactalis di alzare il prezzo della sua offerta portandolo a 2,8 euro per azione.

Alla luce di queste indiscrezioni, dunque, c’è grande attesa per la riunione del Consiglio di amministrazione di oggi pomeriggio, anche se esiste la concreta possibilità che il board non si esprimerà sul prezzo ma si limiterà a nominare un advisor, che con ogni probabilità sarà Morgan Stanley.

Granarolo proposta per Parmalat

Il presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari, nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa ha confermato che l’azienda da lui guidata farà parte della cordata italiana che tenterà di sottrarre Parmalat da una possibile acquisizione dei francesi di Lactalis.

Lo stesso Calzolari ha spiegato che entro la prossima settimana verrà inviata una proposta all’azienda di Collecchio, anche se prima bisognerà cercare di sciogliere il nodo dell’Antitrust.

Quotazione Parmalat in calo dopo accordo Lactalis fondi

A Piazza Affari in tarda mattinata la quotazione Parmalat segna una flessione del 4,46% a 2,356 euro, un calo ricondotto in larga parte al venir meno dell’interesse da parte degli speculatori che, dopo l’annuncio dell’accordo tra Lactlis e i fondi azionisti per salire fino al 29% del capitale dell’azienda italiana, vedono scarse possibilità di un reale contrasto da parte dell’ipotetica cordata italiana.

Tutto questo, aggiunto ai probabili problemi che si verificheranno a livello di governance per via delle divisioni all’interno del Consiglio di amministrazione, hanno portato gli esperti ad ipotizzare un mutamento del quadro grafico di Parmalat.

Fusione Parmalat Granarolo, il titolo non reagisce

Le speculazioni in merito ad una possibile fusione tra Parmalat e Granarolo non hanno sortito alcun effetto sull’andamento della quotazione dell’azienda di Collecchio, che a Piazza Affari si limita ad un rialzo dello 0,33% a 2,285 euro.

A riportare alla luce una questione che è spuntata per la prima volta nel 2005 è stato il cambio al vertice di Granarolo (Rossella Saoncella si è dimessa per questioni personali dopo essere stata alla guida del gruppo per ben 15 anni) e le indiscrezioni secondo cui alcuni azionisti di Parmalat avrebbero espresso la volontà di cambiare le strategie del gruppo.