Enel rivede politica dividendi dal 2012

In occasione della presentazione dei risultati relativi all’esercizio 2011 e dell’annuncio del dividendo pari a 0,26 euro (comprensivo dell’acconto di 0,10 euro già intascato dagli azionisti), il management di Enel ha annunciato la decisione di rivedere la politica dei dividendi.

Il gruppo energetico italiano, infatti, a partire dall’esercizio 2012 inizierà a distribuire il 40% dell’utile, ossia in calo di 20 punti percentuali rispetto al 60% distribuito fino ad ora.

TITOLO ENEL BOCCIATO DAGLI ANALIASTI

La decisione è stata presa a fronte della necessità di rafforzare la crescita e la solidità finanziaria del gruppo, soprattutto a fronte dell’impatto negativo derivante dall’estensione della Robin Hood Tax a carico delle aziende attive nel settore energetico. Sono sempre destinate al perseguimento di tale obiettivo anche le dismissioni di asset minori per 1,8 miliardi in programma nel periodo compreso tra il 2012 e il 2016. Una parte di questa somma (1,3 miliardi) sarà utilizzata per riacquistare delle partecipazioni di minoranza, attualmente nella mani di azionisti locali, di alcune società in America Latina acquistate con Endesa.

MIGLIORI E PEGGIORI TITOLI BORSA ITALIANA INIZIO 2012

Enel, ricordiamo, ha archiviato l’esercizio 2011 con ricavi pari a 79,5 miliardi di euro, in aumento dell’8,4% rispetto ai 73,4 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo è cresciuto dell’1,4%, passando da 17,48 miliardi a oltre 17,7 miliardi di euro. L’utile netto è invece calato a 4,15 miliardi di euro dai 4,39 miliardi del 2010, soprattutto per via del maggiore carico fiscale dovuto alla Robin Hood Tax. L’utile per azione è quindi risultato pari a 0,44 euro.

A Piazza Affari il titolo Enel risente della revisione della politica dei dividendi. Stamane a circa un’ora dall’apertura della seduta segna una flessione di oltre un punto e mezzo percentuale a 2,824 euro.