Delisting Edison il 10 settembre 2012

Il prossimo 10 settembre Edison lascerà Piazza Affari. Ad annunciarlo è stata una nota pubblicata da Transalpina di Energia, società attraverso la quale Edf controlla il 98,104% del capitale di Edison.

Transalpina di Energia, in particolare, ha comunicato che non intende né esercitare il diritto di acquisto dell’1,9% del capitale ancora in circolazione né ripristinare un adeguato flottante, pertanto le azioni Edison verranno revocate dalla quotazione.

Ipotesi aumento di capitale Edison 2012

I francesi di Edf nel corso delle ultime ore, oltre alla questione relativa al prezzo dell’Opa dopo le indicazioni espresse a riguardo dalla Consob, stanno valutando anche una possibile ricapitalizzazione per Edison.

Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni di stampa, infatti, il management della società francese starebbe seriamente pensando di convocare il Consiglio di amministrazione di Edison per esaminare la situazione finanziaria.

Prezzo Opa Edison insufficiente secondo la Consob

La Consob, rispondendo alla richiesta di un parere in merito al prezzo dell’Opa obbligatoria su Edison da parte di Electricité de France, ha definito il prezzo indicato dalla società francese, pari a 0,84 euro per azione, non rappresentativo del prezzo effettivo convenuto tra le parti, aggiungendo inoltre che un prezzo capace di salvaguardare gli interessi di entrambe la parti dovrebbe collocarsi nell’intervallo compreso tra 0,84 euro e 0,95 euro.

Un valore quest’ultimo che secondo la Consob risulterebbe, almeno allo stato delle conoscenze attuali dell’operazione, coerente con la nozione di prezzo pagato prevista dall’art. 106, comma 2, del TUF.

Bilancio Edison gennaio settembre 2011

Ricavi ed Ebitda a due velocità, nei primi nove mesi del 2011, per Edison, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore energetico. Il periodo gennaio-settembre del 2011 s’è infatti chiuso con un giro d’affari in rialzo del 13,1% a 8,59 miliardi di euro, ma con un Ebitda che, invece, ha fatto registrare una contrazione del 22,9% a 717 milioni di euro.

E così, a fronte di una posizione finanziaria netta al 30 settembre del 2011 pari a 4,1 miliardi di euro, il risultato netto di Gruppo per Edison è negativo per complessivi 93 milioni di euro; questi numeri, in particolare, hanno risentito da un lato dell’effetto delle svalutazioni, per 70 milioni di euro circa, e dall’altro dagli effetti fiscali legati all’inasprimento della cosiddetta Robin Hood Tax per complessivi 23 milioni di euro.

Dividendo Edison 2012 probabilmente non distribuito

Anche nei primi mesi del prossimo anno gli azionisti di Edison non intascheranno alcuna cedola, circostanza che attribuisce all’azienda attiva nel settore energetico un triste primato, ovvero quello di unica utility in Europa a non essere in grado di garantire dividendi ai suoi soci per ben due anni di seguito.

I dati relativi al primo semestre presentati da Edison nel corso dei giorni scorsi, infatti, hanno ancora una volta evidenziato la situazione difficile che si trova a dover attraversare la società, pur trattandosi di numeri che mostrano un miglioramento della situazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Target price Edison tagliato da Goldman Sachs

Goldman Sachs ha comunicato di aver deciso di tagliare il target price su Edison a 0,99 euro da 1,04 euro, confermando al contempo il rating “neutral”. La banca d’affari ha spiegato di aver preso questa decisione a seguito della riduzione delle previsioni sul dividendo relativo all’esercizio 2011 per via della scelta del gruppo energetico di non distribuire alcuna cedola in relazione all’esercizio 2010.

Secondo il broker, in particolare, la mancata distribuzione del dividendo 2010 aumenta la possibilità che nel corso del 2012 la società scelga allo stesso modo di non distribuire alcuna cedola ai propri azionisti.

Titolo Edison in calo dopo previsioni esercizio 2010

Il titolo Edison a Piazza Affari segna un ribasso di oltre tre punti percentuali ricondotto principalmente alle previsioni sull’esercizio in corso rese note contestualmente alla diffusione dei risultati conseguiti nel corso dei primi nove mesi dell’anno, periodo durante il quale il colosso energetico è riuscito a realizzare un utile netto pari a 179 milioni (-11,8%), un margine operativo lordo a 930 milioni (-17,6%), ricavi a 7,59 miliardi (+16,8%) e un risultato operativo a 368 milioni (-34,5%).

A far perdere quota alla quotazione, tuttavia, non sono stati solo risultati deludenti rispetto a quelli conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno ma soprattutto le previsioni della società in relazione all’esercizio in corso.

Rating Edison tagliato da Moody’s

Moody’s ha rivisto al ribasso il rating “unsecured” di Edison portandolo a Baa3 da Baa2, anche se al contempo ha deciso di riportare l’outlook da negativo a stabile.

La decisione è attribuita in larga parte alle deboli prospettive di crescita relative all’intero comparto energetico italiano, una situazione che secondo l’agenzia rende improbabile un miglioramento del profilo finanziario delle società nel medio termine. Da qui la decisione di effettuare il downgrade, soprattutto in relazione al fatto che le attuali convinzioni sono del tutto incompatibili con i parametri richiesti per il precedente rating Baa2.

Edison Bond

Nelle ultime settimane i Bond Edison sono molto richiesti, infatti il prestito quinquennale emesso dalla società era di 500 Milioni di Euro , ma ha raccolto ordini per quota 4 Miliardi di Euro.
Questa emissione di titoli di debito serve per rifinanziare un prestito bancario effettuato l’anno scorso, questa obbligazione si inserisce nel Euro Medium Term Note Programme che prevede il lancio di Bond per una quota di massimo 2 Miliardi di Euro.

Le Banche che guidano l’emissione dei Bond sono la MedioBanca , Bank of America, JP Morgan, Banca Imi, Unicredit e Bnp Paribas.
Il rating dei Bond sono positivi infatti secondo Moody’s la società ha un Baa2 e per S&P ha un BBB+.