G7 non intende frenare svalutazione dello yen

La giornata di ieri è stata caratterizzata da una serie di dichiarazioni da parte di esponenti del G7, che hanno affrontato il tema della cosiddetta “guerra delle valute”. In attesa della riunione del G20 di Mosca, in programma tra qualche giorno, i ministri finanziari e i banchieri centrali del G7 hanno affermato che la guerra valutaria non esiste e che non sono in programma manovre per fissare obiettivi sui tassi di cambio. Anche Mario Draghi, in audizione al Parlamento spagnolo, ha dichiarato più o meno le stesse cose. Sul forex si è scatenata una forte volatilità.

Inizialmente l’euro è tornato a salire con forza, mentre sono fioccate le vendite sullo yen. Il mercato ha interpretato il comunicato del G7 come volontà di non contrastare seriamente le politiche ultra-espansive che il Giappone vuole continuare ad adottare per combattere la deflazione e rilanciare la propria economia. Tra l’altro Lael Brainard, sottosegretario al Tesoro Usa, ha detto di aappoggiare le mosse delle autorità monetarie nipponiche.

Dal canto suo il ministro delle Finanze giapponese Taro Aso ha apprezzato i bassi toni del comunicato del G7. Tuttavia, nel pomeriggio è giunta una dichiarazione alla Reuters da parte di un esponente anonimo del G7, secondo il quale il mercato aveva interpretato male gli annunci del G7. Infatti, il Giappone era stato al centro del dibattito e c’era l’intenzione di frenare l’eccessiva svalutazione dello yen.

La notizia ha ribaltato la situazione sul forex, facendo risalire la divisa giapponese. Il cambio euro/yen continua a muoversi tra 127 e 125, mentre dollaro/yen è crollato da 94,40 a 92,80. Per quanto riguarda, invece, il cambio euro/dollaro, la quotazione è attualmente di 1,3450 ma in caso di superamento deciso di 1,35 potrebbe essere ripristinato il bullish trend ammirato nelle scorse settimane.