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Forex euro/dollaro a un passo da 1,35

Venerdì è stata una seduta molto positiva per l’euro sui mercati valutari, complice il boom inatteso dell’indice Ifo tedesco che ha evidenziato come la fiducia delle imprese tedesche stia migliorando sensibilmente negli ultimi tempi ben oltre le stime di consensus. Nei giorni precedenti erano arrrivate altre importanti indicazioni macro dalla Germania, con l’ottimo Zew e i progressi dal fronte della manifattura. Sul forex l’euro continua a salire con decisione rispetto a dollaro, yen, sterlina e franco svizzero, ma anche con le valute di paesi emergenti.

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Forex euro/dollaro supera 1,34 in attesa Ifo tedesco

Il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a superare il livello di resistenza posto a 1,34 appena dopo l’apertura dei futures europei. Pochi minuti dopo l’apertura delle contrattazioni nel Vecchio Continente, la quotazione del cambio si aggira intorno a 1,3410. Il massimo intraday finora toccato dai prezzi è 1,3418, che equivale al livello più alto da inizio marzo 2012. Il breakout rialzista della forte resistenza di 1,34, se confermato in chiusura, potrebbe dare il via a un nuovo strappo bullish verso 1,35.

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Forex euro dollaro verso 1,33 dopo Ifo tedesco

Non si ferma la corsa al rialzo del tasso di cambio euro/dollaro, che stamattina sul forex ha toccato il massimo più alto da inizio aprile scorso a 1,3283. L’ascesa dei prezzi è favorita dal robusto sentiment di appetito verso il rischio in atto ormai da molti giorni, che spinge al rialzo valute equity-linked come l’euro. La moneta unica beneficia oggi anche dell’upgrade di Standard & Poor’s sulla Grecia, promossa a B- da default parziale, e del dato positivo dell’indice Ifo tedesco che a dicembre è cresciuto oltre le attese degli analisti.

Previsioni su Euro/Dollaro per il 25 gennaio 2012

Ieri è stata un’altra giornata positiva per la moneta unica europea, spinta al rialzo dall’ottima asta dei titoli di stato spagnoli a 3 e 6 mesi che ha evidenziato rendimenti ancora in calo rispetto all’asta precedente e una domanda boom fino a quasi 7 volte l’offerta. Nonostante il taglio delle stime di crescita per la zona euro da parte del FMI (che per quest’anno prevede una moderata recessione), il sentiment resta positivo e ciò va a tutto vantaggio dell’euro che si configura come un asset più speculativo in grado di mostrare buoni rendimenti quando avviene una forte ondata di appetito per il rischio.