Investire nel mattone nel 2013

Secondo l’ultimo Legg Mason Global Income Survey, sondaggio condotto su circa 3.000 investitori, il mercato immobiliare italiano nel corso del 2013 potrebbe registrare una netta ripresa, in quanto circa il 24% degli investitori italiani intervistati ha dichiarato di voler aumentare la quota di capitale destinata a questa tipologia di investimento.

La percentuale di italiani che nel corso del 2013 vuole investire in immobili, dunque, risulta tra le più elevate al mondo, dove la media degli investitori intenzionati a puntare sul mattone nel corso di quest’anno è del 14% circa. Percentuali maggiori sono ravvisabili solo in alcune zone dell’Asia, dove però il fenomeno è legato alla crescente urbanizzazione delle zone di campagna verso le grandi città.

Investire come Warren Buffett, ecco i suoi segreti

Warren Buffett è, secondo le classifiche di gran parte dei centri di analisi, il terzo uomo più ricco del pianeta e per molto tempo è stato persino a capo di questa classifica. Warren Buffett è il proprietario di McDonald’s, la famosa catena di fast food presente ormai in tutto il mondo. I suoi investimenti sono sempre importanti al punto che il nome di Warren Buffett è apparso due giorni fa sulle pagine dei giornali italiani per aver acquistato niente di meno che tre marchi italiani legati al mondo dei gioielli.

Per capire quanto sia capace il caro Warren è doveroso ricordare che nel 1965 l’imprenditore investì 10 mila dollari nella società Berkshire Hathaway, società che oggi egli controlla avendo un valore di mercato di 30 milioni di dollari. Warren Buffett non è però interessato alla complessità della domanda e offerta nel mercato azionario, per lui l’importanza è nel credere in una azienda e nel valore intrinseco che tale azienda può ottenere nel corso degli anni.

Titoli a Lungo termine convengono nel 2010

I titoli a lungo periodo, o a lungo termine, sono molto remunerativi rispetto alle obbligazioni e i titoli di stato a breve periodo, infatti hanno un a notevole rimuneratività con cedole abbastanza alte, ma hanno il vizio di essere rischiose.

Infatti questi titoli sono svantaggiosi nel 2010,visto che la possibilità elevata dell’aumento dei tassi del 1% farebbe diminuire il valore dei titoli se biennali di 1,75 punti,, mentre quelli di durata quinquennale avranno un calo di 4,25 punti, e quelli di durata decennale perderanno 8 punti e quelli trentennali a oltre i 14 punti.