Previsioni Euro/Dollaro 20 giugno 2012

Ieri è avvenuta una grande reazione da parte dell’euro, che ha letteralmente travolto le altre major currencies come dollaro americano e yen giapponese. Tuttavia, non ci sono state particolari news o indicazioni su base macro in grado di influenzare positivamente la moneta unica. Anzi, in mattinata era stato diffuso un pessimo dato sull’indice Zew tedesco che si sommava al brusco aumento dei rendimenti sui Bonos spagnoli nell’asta dei titoli a 12 e 18 mesi. Gli investitori, però, hanno acquistato euro a mani basse e anche le borse hanno chiuso in netto rialzo (soprattutto Milano +3,35%).

Crisi zona Euro secondo George Soros

Nelle ultime settimane la crisi della zona euro è tornata a far paura agli investitori, che nelle ultime aste dei titoli di stato hanno richiesto nuovamente un maggiore premio per il rischio sul loro investimento. Sta avvenendo così un’inversione del trend sui tassi del mercato fixed income, tanto che tra mercoledì e ieri l’asta di BoT e BTp italiani ha visto i rendimenti salire in modo piuttosto netto rispetto al precedente collocamento. Si esaurito così l’effetto BCE, che aveva risollevato i mercati con due aste di rifinanziamento a tre anni (LTRO) a dicembre prima e fine febbraio poi.

L’Euro va svalutato del 30% nel 2012 secondo Roubini

Secondo Nouriel Roubini, nel 2012 l’euro dovrà essere svalutato del 30% per far ripartire la crescita economica in Europa. Al Workshop Ambrosetti di primavera tenutosi a Cernobbio, l’economista americano di orgini turche – professore di Economia alla New York University e presidente di RGE Monitor – continua a disegnare scenari pessimistici sul destino della zona euro. Sul finire dello scorso anno, Roubini aveva affermato che anche l’Italia prima o poi sarebbe stata costretta a ristrutturare il proprio debito. Roubini è diventato molto famoso qualche anno fa per aver predetto la crisi finanziaria legata ai mutui subprime.

Target price Euro/Dollaro 20 marzo 2012

La moneta unica europea è in netta ripresa contro le major currencies, dopo aver vissuto una fase non particolarmente brillante nei primi quindici giorni di marzo. Secondo Audrey Childe-Freeman, responsabile delle strategie valutarie per JP Morgan Private Bank, “nonostante il quadro non sia dei migliori” è probabile che siano state superate “le stime di crescita improntate al pessimismo che si prospettavano sul mercato ad inizio anno”. Secondo lo strategist “è tornato il momento di focalizzarsi sui dati macro, in particolare proprio quelli della zona euro”.