Rally di Natale influenzati dal Regno Unito

Photo Credits - PHILIPPE LOPEZ - AFP - Getty Images - 186383877Il mese corrente è cominciato con una chiara lettura della prima settimana di dicembre. In molti sanno che l’ultimo mese dell’anno equivale ai possibili Rally di Natale, ovvero veri e proprio rialzi dei prezzi nei mercati per via delle diverse situazioni che si possono andare a concretizzare da qui alla fine dell’anno, come nel caso dell’influenza della Fed sul mercato forex o come nelle circostanze legate all’aumento di rischio grazie alla possibile ripresa cinese. Ma le strategie economiche legate alla Cina e agli Stati Uniti d’America non sono le uniche che possono dare una spinta maggiore a tutti coloro che voglio capitalizzare ancora nell’anno corrente.

Sterlina ai minimi da giugno 2010 sotto 1,49 dollari

La corsa al ribasso del tasso di cambio sterlina/dollaro non accenna a dare segnali di inversione. In attesa della pubblicazione dei dati sulla bilancia commerciale e sulla produzione manifatturiera nel Regno Unito (attesi per le ore 10,30), la sterlina è scesa sui minimi più bassi da fine giugno 2010 a 1,4865. A questo punto, se dovesse avvenire una fase di consolidamento sotto 1,50, è molto probabile che i prezzi possano approfondire ulteriormente al ribasso nei prossimi giorni con primo obiettivo posto a 1,47.

Regno Unito rating Tripla A tagliato da Moody’s

L’agenzia di rating Moody’s ha deciso di tagliare il giudizio di massima affidabilità creditizia del Regno Unito, declassando il rating sovrano di Sua Maestà da “Aaa” ad “Aa1”. Si tratta del primo downgrade degli ultimi 35 anni, che riflette l’attuale difficoltà dell’economia britannica di venir fuori da una prolungata fase di recessione e di mettere a posto le finanze pubbliche. L’outlook assegnato da Moody’s è però “stabile”, per cui non sono in vista ulteriori declassamenti. La perdita della prestigiosa “Tripla A” era comunque attesa da tempo.

Forex sterlina verso 1,55 dollari sui minimi a 6 mesi

Non si ferma la discesa delle quotazioni della sterlina sui mercati valutari. Anche oggi la divisa britannica è in netto calo nei confronti delle major currencies, in particolare sul dollaro americano. Sul forex il tasso di cambio sterlina/dollaro ha aggiornato nuovi minimi a 6 mesi a 1,5532 e a questo punto sembra ormai diretto verso l’area di supporto di 1,55. Il pound perde terreno anche sull’euro, tanto che il cambio euro/sterlina è salito fino in area 0,8680, avvicinandosi ai massimi di periodo posti a 0,8715.

Regno Unito crisi economica peggiore dal 1830 secondo Rbs

L’economia britannica sta attraversando un momento molto delicato, al quale va aggiunta la pressione generata dalle recenti dichiarazioni del premier David Cameron sulla possibile uscita dall’Unione Europea da parte del Regno Unito. Mentre la borsa londinese viaggia sui livelli più alti degli ultimi quattro anni, sul forex la sterlina è in grande difficoltà contro le valute più importanti. La debolezza del pound riflette lo stato di salute deficitario dell’economia di Sua Maestà, che rischia la terza recessione in quattro anni dopo la contrazione del pil oltre le attese nell’ultimo trimestre del 2012.

Forex sterlina sui massimi a tre mesi sul dollaro sopra 1,63

La sterlina è una delle valute più acquistate sul forex nelle ultime settimane. La forza della divisa britannica è spiegata dal forte appetito per il rischio presente sui mercati finanziari, che favorisce valute correlate positivamente all’andamento dei mercati azionari (equity-linked), piuttosto che dallo stato di salute dell’economia di Sua Maestà. Dalla minute della Bank of England di ieri è emerso che la forza della sterlina sta frenando la ripresa della locomotiva britannica e che potrebbero ben presto esserci nuove esigenze di aumento del piano di acquisto degli asset.

Gran Bretagna rischio perdita rating AAA di Fitch

Dopo la Francia, che perse il giudizio di massima affidabilità creditizia lo scorso gennaio per mano di Standard & Poor’s, anche la Gran Bretagna potrebbe perdere il rating AAA ma a partire dal prossimo anno. In realtà, la Francia è stata bocciata anche da Moody’s sul finire del mese scorso, mentre per il Regno Unito si profila un downgrade a partire dal 2013. A tagliare il rating sovrano di Londra potrebbe essere Fitch, che di recente ha lanciato alcuni avvertimenti al governo britannico.

Rating UK a rischio

Ieri Standard & Poor ha avvertito la Gran Bretagna che se non ridurrà subito il debito pubblico il rating sarà abbassato da tripla A a AA-(stesso rating Italiano).
S&P ha confermato l’outlook negativo del paese Britannico, lasciando per ora invariato il rating AAA.

Il rating della Gran Bretagna verrà rivisto all’indomani delle elezioni politiche, infatti pesa molto l’indecisione dei cittadini britannici su chi votare, a tal punto che i due candidati si equivalgono come preferenze.

Rating USA e UK

La società di rating Moody’s ha avvisato ieri che la tripla A(Simbolo della Massima solvibilità) è in pericolo sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna.
Secondo Moody’s le 2 nazioni dovrebbero risolvere al più presto i propri problemi economici senza intaccare la crescita economica dei due paesi.

Secondo un esperto del rating di nome Pierre Callieteau la compagnia Moody’s si aspetta un ulteriore peggioramento delle situazioni economiche dei due paesi.
Callieteau ipotizza che nel 2010 ci sarà un a lieve ripresa economica che porterà gli Stati Uniti a spendere il 7% delle proprie entrate che serviranno a pagare gli interessi sul debito pubblico, e che nel 2015 dovrebbero salire al 15%.