Aumento di capitale Unicredit nel primo trimestre 2012

L’assemblea straordinaria di Unicredit nel corso della riunione tenuta ieri ha dato il via libera all’aumento di capitale da 7,5 miliardi di euro destinato al rafforzamento patrimoniale dell’istituto e che consentirà di raggiungere un Common Equity Tier 1 ratio superiore al 9% nel 2012 e superiore al 10% nel 2015, in linea con i requisiti patrimoniali fissati da Basilea 3.

Per quanto riguarda la tempistica, la società prevede di lanciare l’aumento di capitale nel corso del primo trimestre 2012. Il prezzo delle azioni e gli altri dettagli in merito all’operazione dovrebbero essere definiti a gennaio.

Unicredit non distribuirà dividendi nel 2012

Gli azionisti di Unicredit nel corso della prima parte del 2012 non riceveranno alcun dividendo in relazione all’esercizio 2011.

La decisione di non distribuire alcun dividendo per l’esercizio in corso è contemplata nel piano industriale presentato ieri al termine della riunione del Consiglio di amministrazione, tuttavia Unicredit ha rassicurato i suoi azionisti spiegando che le decisioni prese sono destinate a rafforzare lo stato patrimoniale della banca e avranno tra i vari effetti un payout per i prossimi anni superiore a quello delle altre banche concorrenti.

Previsioni Unicredit 2011-2012

Per conoscere i risultati realizzati da Unicredit nel corso del terzo trimestre dell’anno occorrerà attendere il prossimo 14 novembre, quando i dati verranno approvati dal Consiglio di amministrazione e resi noti mediante un comunicato stampa.

Nel frattempo, tuttavia, l’istituto bancario italiano ha reso note le stime degli analisti, che prevedono in media un utile netto di 6 milioni di euro, in netto calo rispetto ai 334 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso anno, un margine di intermediazione stabile a 5,79 miliardi di euro e un risultato di gestione a 491 milioni.

Titolo Unicredit in calo per rumors aumento di capitale

La seduta di oggi a Piazza Affari risulta caratterizzata da una marcata flessione dei titoli bancari, tra cui spicca la performance disastrosa di Unicredit che in tarda mattinata segna un calo di quasi sette punti percentuali a quota 1,249 euro.

La marcata flessione registrata dalla quotazione è stata in larga parte ricondotta alle indiscrezioni relative ad un possibile aumento di capitale, dopo che nel corso dei mesi scorsi tutti i principali istituti bancari hanno attuato una ricapitalizzazione per rafforzare la propria base patrimoniale e adeguarsi così alle regole imposte da Basilea 3.