Yen si rafforza con instabilità della borsa di Tokyo

giappone

Sul finire della scorsa settimana il mercato finanziario di Tokyo è finito sotto i riflettori, a causa delle violente vendite che si sono abbattute sulle azioni e i bond. Secondo gli addetti ai lavori si tratta di movimenti tecnici dovuti alla condizione di ipercomprato cronico, che si era formato su borsa e bond giapponesi a seguito del boom delle quotazioni avvenuto negli ultimi mesi. D’altronde l’indice azionario Nikkei era salito dell’80% in 6 mesi, per cui il crollo di oltre sette punti di giovedì scorso appare tutto sommato fisiologico.

Effetto Kuroda spinge dollaro/yen ai massimi dal 2008

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Non si placa sui mercati valutari quello che ormai è stato soprannominato come “effetto-Kuroda”, ovvero l’annuncio del neo-governatore della Bank of Japan all’inizio di aprile scorso di un nuovo programma di quantitative easing che ha provocato una nuova violenta svalutazione della moneta nipponica. Il Giappone sta attuando una politica monetaria ultra-espansiva senza precedenti. Il processo reflazionistico sta mettendo sotto pressione lo yen e mettendo il turbo alla borsa di Tokyo. Stamattina l’indice Nikkei-225 ha guadagnato il 2,3%, salendo sopra 15mila punti ai massimi da dicembre 2007.

Cambio dollaro/yen a 120 entro fine 2013 secondo Credit Suisse

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Sul forex prosegue l’interesse di trader e investitori per l’andamento dello yen, che continua a svalutarsi nei confronti delle altre valute mondiali. In particolare il tasso di cambio dollaro/yen resta il più interessante da un punto di vista operativo e anche il più analizzato da trader e analisti finanziari. Con lo yen ai minimi dal 2008 sul dollaro, ritorna l’interrogativo sulla sostenibilità del rally visto che negli ultimi 6 mesi la valuta giapponese ha già perso il 27% sul biglietto verde.

Dollaro supera quota 100 yen ai massimi da 4 anni

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Lo tsunami di liquidità scatenato dal Giappone negli ultimi mesi continua a sortire effetti particolarmente rilevanti sul complesso e variegato mondo delle valute internazionali. Da ieri è ripartito il trend ribassista di medio periodo dello yen, che ha visto la divisa nipponica svalutarsi con decisione nei confronti di dollaro, euro, sterlina e altre valute importanti. In particolare, il tasso di cambio dollaro/yen ha superato quota 100 per la prima volta da aprile 2009. Stanotte il cross si è spinto fino a 101,19, sui massimi degli ultimi 4 anni.

Yen in rialzo su ricoperture degli short

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Dopo la chiusura di ieri sera di Wall Street in territorio negativo, stamattina la borsa di Tokyo ha registrato un frazionale rialzo nonostante lo yen abbia mostrato una buona tenuta nel corso della sessione asiatica. L’indice azionario Nikkei-225 ha chiuso con un progresso dello 0,6% a 13.926 punti, aggiornando così i massimi più alti da giugno 2008. In rialzo anche l’indice Topix (+0,7%). In attesa del meeting della Bank of Japan di domani, sul forex lo yen sta rimbalzando grazie soprattutto alle ricoperture di short di breve termine.

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Cambio dollaro/yen a un passo da quota 100

La svalutazione dello yen è proseguita anche ieri, mentre stamattina la valuta nipponica sta sperimentando un leggero rimbalzo tecnico. Il tasso di cambio dollaro/yen è salito fino a 99,94, a un passo dal raggiungimento della soglia psicologica di quota 100. Secondo alcuni analisti valutari nel breve periodo potrebbe non avvenire il superamento di questo fondamentale livello tecnico, in quanto il solo driver della manovra monetaria della BoJ non è sufficiente a garantire un nuovo strappo sopra 100. Secondo Morgan Stanley, invece, il breakout di 100 è solo questione di tempo.

Euro sui massimi a 3 anni sullo yen sopra 130

Negli ultimi giorni la moneta unica ha messo a segno un rialzo spettacolare sullo yen, a seguito della decisione della Bank of Japan di avviare una nuova manovra monetaria ultra-espansiva, che nel giro di un paio d’anni porterà la base monetaria a raddoppiare nel paese del Sol Levante. Mentre il Fmi applaude manovra monetaria della BoJ, la valuta nipponica continua a deprezzarsi in modo costante e praticamente tutti i giorni. Il tasso di cambio euro/yen è volato sui massimi più alti da oltre tre anni a 130,54.

Svalutazione dello yen durerà ancora molto secondo Ubs

Il deprezzamento della valuta giapponese non accenna a fermarsi. Dopo l’annuncio della manovra monetaria shock della Bank of Japan, che ha promesso di raddoppiare la base monetaria entro due anni per combattere la deflazione e centrare il target di inflazione del 2% in 24 mesi, lo yen si è svalutato del 9,5% contro l’euro e del 7,5% contro il dollaro americano. La svalutazione della divisa nipponica è riscontrabile anche nei confronti di altre valute, come la sterlina, il franco svizzero e il dollaro australiano.

Euro ai massimi delle ultime 4 settimane a 1,3060 dollari

Stanotte il tasso di cambio euro/dollaro ha toccato il massimo più alto delle ultime 4 settimane a 1,3063, superando temporaneamente l’area di resistenza giornaliera di 1,3050. In effetti, dopo il breakout rialzista dei prezzi, il cambio ha cominciato a perdere momentum fino ad arretrare in area 1,30. Il ritorno delle quotazioni sulla soglia psicologica di 1,30 sarà un test molto importante. La tenuta di quest’area consentirà verosimilmente ai prezzi di riprendere la marcia rialzista nel breve periodo, ma una discesa sottto 1,30 potrebbe far scattare forti vendite.

Cambio dollaro/yen ai top dall’estate 2009 sfiora quota 99

L’effetto-Kuroda continua a manifestarsi sui mercati valutari, sui quali lo yen resta in una condizione di ipervenduto a seguito dell’adozione di un nuovo piano di maxi-stimolo monetario che secondo la Bank of Japan aiuterà a combattere la deflazione e a centrare così il target di inflazione del 2% entro due anni. Il neo-governatore della BoJ, Haruiko Kuroda, oltre alla massiccia serie di acquisti di bond (da 76 miliardi di dollari al mese), ha annunciato che aumenterà la durata media dei titoli di stato nipponici da 3 a 7 anni. Sul forex yen sempre più giù.