Guida per investire in titoli di Stato

E’ abbastanza difficile orientarsi tra le tante sigle che si vedono soprattutto in questo periodo. In questo articolo vediamo su cosa conviene investire in base anche alle proprie esigenze e possibilità, tra Bot, Btp, Ctz, Cct e Btp€i.

Buono ordinario del Tesoro – Si tratta di un titolo senza cedola con scadenza non superiore ad un anno. Il rendimento dei Bot è la differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di emissione. In generale è un investimento considerato sicuro, infatti la breve durata dello stesso è fonte di garanzia per tutti.


Certificati di credito del Tesoro – Sono titoli a tasso variabile con durata di sette anni e cedole semestrali. Sono correlati al rendimento dei Bot a sei mesi più una maggiorazione. Con l’aumentare delle preoccupazioni sul debito i Cct hanno perso attrattiva.

ASTE TITOLI DI STATO 2012

Buoni poliennali del Tesoro – Si tratta di titoli a medio-lungo termine con cedola fissa semestrale. I Btp possono essere fonte di guadagno se si ha propensione al rischio e si dispone di liquidità nel medio termine.

ASTA BOT 28 DICEMBRE 2011

Certificati del Tesoro zero coupon – Titoli a 24 mesi senza cedole, il rendimento è dato dalla differenza tra il valore nominale e il prezzo corrisposto al momento dell’acquisto. Ad oggi non è consigliato comprarli, vista la tensione sul debito che aumenta i tassi.

Buoni del Tesoro poliennali indicizzati all’inflazione europea – I Btp€i danno garanzie all’investitore sull’aumento dei prezzi. Anche in deflazione il capitale viene restituito. Le scadenze sono a cinque, dieci, quindici e trent’anni. Se in Italia però il tasso di inflazione supera quello medio dell’area euro l’investitore ha una protezione solamente parziale.