Criptovalute e oro come beni rifugio, perché?

Criptovalute e oro sono considerati come bene rifugio nonostante le loro differenze intrinseche. Scopriamone insieme le ragioni.

Criptovaluite o oro, cosa è meglio

Nel mondo della finanza, quando si parla di “beni rifugio” ci si riferisce a quegli strumenti considerati sicuri nei momenti di crisi o incertezza economica. Tra questi, due protagonisti molto discussi sono l’oro e le criptovalute e in particolare il Bitcoin.

Sebbene siano molto diversi tra loro per natura e storia, entrambi vengono spesso visti come alternative valide quando i mercati tradizionali hanno problemi o quando la fiducia nelle valute ufficiali diminuisce.

L’oro ha una tradizione millenaria come bene rifugio. La sua natura tangibile, la scarsità e il valore riconosciuto in tutto il mondo lo rendono un simbolo di sicurezza. Durante i periodi di inflazione elevata, guerre, instabilità politica o crolli finanziari, molti investitori si spostano verso l’oro perché mantiene il suo valore nel tempo.

Non dipende infatti dalle decisioni di una banca centrale e non può essere “stampato” come accade con le monete tradizionali. Inoltre, la sua forte liquidità lo rende facile da comprare o vendere ovunque nel mondo. In pratica, l’oro viene percepito come un porto sicuro in cui rifugiarsi quando gli altri investimenti diventano rischiosi.

Le criptovalute, invece, sono una realtà molto più recente. Il Bitcoin, nato nel 2009, è stato inizialmente visto come un esperimento tecnologico. Col tempo, però, è stato sempre più considerato da molti investitori come una riserva di valore alternativa.

Questo perché il numero di Bitcoin in circolazione è limitato, non può essere aumentato a piacere e non è controllato da governi o istituzioni finanziarie. Per alcuni, questa indipendenza rappresenta una garanzia in tempi in cui le banche centrali adottano politiche monetarie aggressive, come la stampa di moneta o l’abbassamento dei tassi d’interesse.

In cosa differiscono

Ciò che oro e criptovalute hanno in comune è proprio la funzione di protezione dal rischio. Entrambi vengono scelti per difendere il valore del patrimonio personale quando si teme per la stabilità dell’economia globale.

Tuttavia, ci sono anche differenze importanti. L’oro è molto meno volatile: il suo prezzo tende a muoversi con lentezza e stabilità. Le criptovalute, invece, possono subire forti oscillazioni nel giro di pochi giorni o addirittura ore, rendendole più adatte a chi è disposto ad affrontare un rischio maggiore in cambio di possibili guadagni elevati.

Quindi, sia l’oro che le criptovalute vengono considerati beni rifugio per motivi diversi ma complementari. L’oro per la sua stabilità e la sua storia, le criptovalute per la loro innovazione e indipendenza.

Se dobbiamo scegliere tra i due beni rifugio dobbiamo farlo con attenzione e in base alle nostre esigenze.