Previsioni su Euro/Dollaro per il 10 gennaio 2012

La chiusura positiva di ieri sera a Wall Street (indice Dow Jones +0,27%, S&P500 +0,23%) e il dato migliore delle attese sul surplus commerciale cinese a dicembre hanno creato le condizioni per un miglioramento del sentiment di breve periodo, facilitando il recupero di tutti gli asset attualmente più speculativi e rischiosi (come l’euro) o che non rientrano nel novero dei beni rifugio (Bund, T-Bond, US Dollar, Japanese Yen). La moneta unica europea ha potuto migliorare la sua condizione tecnica contro le majors, dopo che ieri è avvenuto un incontro tra la Merkel e Sarkozy che hanno dichiarato di voler introdurre la Tobin Tax (tassa sulle transazioni finanziarie) e di anticipare il nuovo patto di bilancio nell’Unione europea.

Il tasso di cambio euro/dollaro ha sfiorato questa notte 1.28 dopo che ieri era stato aggiornato un nuovo minimo a 16 mesi a 1.2665. I prezzi hanno così superato la resistenza di brevissimo periodo di 1.2770-80 raggiungendo quella più importante di area 1.28 – 1.2810, dove passa anche la media mobile esponenziale a 20 periodi sul grafico a 4 ore. Non sarà certo facile superare questi livelli tecnici, ma la sensazione è che il cambio possa recuperare ancora posizioni e portarsi entro oggi a 1.2850-60. Un ritorno deciso delle vendite sarebbe possibile soltanto in caso di vari fallimenti di breakout delle resistenze correnti e di discesa sotto il supporto di brevissimo periodo di 1.2760.

Se ciò dovesse realmente concretizzarsi entro oggi, dovremmo assistere ad una brusca inversione del trend emergente rialzista in corso con approdo verso 1.2720 prima (che ieri si è dimostrato un interessante ed efficace supporto) e 1.27 poi. Difficile che entro oggi possano essere raggiunti i minimi di periodo (1.2665), a meno che non avvenga un clamoroso tonfo generalizzato dei mercati finanziari a seguito della comunicazione di bad news (downgrade e altre notizie market sensitive).