Previsioni sull’Euro per il 2 gennaio 2012

Ieri l’euro ha compiuto il suo decimo compleanno, ma sulla moneta unica restano ancora molti interrogativi legati soprattutto alla capacità dei paesi dell’unione monetaria di trovare soluzioni credibili per risolvere definitivamente la crisi dei debiti sovrani e guadagnarsi così la fiducia dei mercati. In questa prima seduta utile del nuovo anno gli scambi dovrebbero ancora mantenersi su livelli molto bassi, considerando anche che Wall Street resterà chiusa per festività. L’aumento dei volumi di contrattazione dovrebbe avvenire gradualmente questa settimana, per poi raggiungere i livelli della media stagionale dopo l’Epifania.

Il tasso di cambio euro/dollaro, nell’ultima seduta del 2011, ha tentato un rimbalzo tecnico che però si è esaurito – come da attese – appena sotto quota 1.30. Qui la pressione dei venditori è diventata molto forte, ma i prezzi al momento restano sopra 1.29. Tuttavia, un ritorno deciso sotto 1.29 dovrebbe calamitare nuovamente l’attenzione dei venditori: i prezzi raggiungerebbero così, senza grossi problemi, i minimi di periodo di 1.2857 per tentare il breakout ribassista di quest’area di supporto. Se ciò dovesse avvenire, il target successivo diventerebbe 1.2650 prima e 1.2580 poi.

Il tasso di cambio euro/yen continua nella sua prolungata fase discendente che, in realtà, ha sorpreso un po’ tutti considerando che la Bank of Japan è stata spesso “interventista” ogniqualvolta il cambio è sceso su livelli eccessivamente bassi. Ora siamo addirittura non lontani da quota 99, considerando la discesa fin sotto 99.50 (nuovi minimi a 11 anni). Se la BoJ dovesse continuare a mantenersi in disparte, senza intervenire per evitare ulteriori apprezzamenti dello yen, il cambio potrebbe continuare nel suo bearish trend raggiungendo questa settimana anche 98.50 prima e 98 poi.