Previsioni sull’Oro per il 5 e 6 gennaio 2012

L’oro ha raggiunto stamattina quota 1625.5$ l’oncia, al culmine di un movimento rialzista di brevissimo periodo iniziato dal minimo più basso degli ultimi cinque mesi e mezzo, toccato a 1522.5$ l’oncia lo scorso 29 dicembre. Il prezioso metallo giallo ha raggiunto un’area di resistenza molto importante sul grafico giornaliero, in quanto è stata raggiunta la resistenza dinamica della EMA20 e della EMA200. Non sarà facile, dunque, superare i livelli di resistenza di 1625$/oz, tanto che ora il gold ha un target a due giorni compreso tra 1600$ e 1585$ l’oncia.

Sebbene l’oro sia ancora potenzialmente in grado di approfondire la discesa, magari fino a 1500$ – 1450$ nelle prossime settimane, i prezzi potrebbero riprendere la trionfale marcia rialzista degli ultimi dieci anni già dopo i primi 3-4 mesi dell’anno in corso. Da un punto di vista fondamentale, la domanda di lingotti d’oro è aumentata notevolmente da parte delle banche centrali, in particolare quelle emergenti (soprattutto Russia, Corea del Sud e Messico), a causa dell’aggravarsi della crisi del debito sovrano nella zona euro. Nel 2011 c’è stato un aumento vertiginoso degli acquisti d’oro da parte delle central banks addirittura del 350% rispetto all’anno precedente.

Da un punto di vista tecnico, il gold dovrebbe mantenere un’impostazione ribassista in queste prime settimane dell’anno a meno che non avvenga subito un cambiamento dello status da asset speculativo (come viene percepito attualmente l’oro) a bene rifugio (come accadeva fino all’estate scorsa). Molte banche d’affari continuano a consigliare l’acquisto di oro fisico e c’è chi come Citigroup si aspetta un incremento delle quotazioni fino a 3.400$ l’oncia nel giro di uno o due anni.