Target price su Euro/Dollaro per il 13 gennaio 2012

L’euro sta sperimentando un ottimo rimbalzo tecnico dai minimi di periodo di area 1.2660. La moneta unica europea ha beneficiato ieri del buon esito delle aste dei titoli di stato sia italiani che spagnoli, che hanno mostrato tassi in picchiata e una buona domanda. Sebbene l’incertezza resti elevata (oggi tra l’altro ci sarà anche l’asta dei BTp italiani per un massimo di 4,75 miliardi di euro), l’euro sta recuperando terreno contro le principali major currency. Ieri c’è stata anche la riunione della BCE, che ha mantenuto i tassi fermi all’1%. Draghi ha dichiarato che serve trasparenza nell’attuazione del fiscal compact europeo e che è urgente rafforzare sin da subito il fondo salva-stati.


Il tasso di cambio euro/dollaro è salito questa mattina fino a 1.2878, superando così la prima resistenza di breve periodo posta in area 1.2850-60. I prezzi hanno potuto contare su un’ottima zona di supporto, cioè quella di 1.28 – 1.2810 (ex resistenza di breve, ora key-level), e da qui è iniziata una salita molto robusta. Il sentiment di mercato positivo non dovrebbe subire grossi sconvolgimenti nella seduta odierna ed è giusto attendersi un finale di ottava ancora positivo sui mercati finanziari. Non ci sono dati nemmeno particolarmente rilevanti negli Stati Uniti, se non la trimestrale di Jp Morgan (che dovrebbe incidere più sull’azionario), la bilancia commerciale a novembre e l’indice di fiducia dell’Università del Michigan (dato preliminare per gennaio).

Il cambio euro/dollaro dovrebbe quindi raggiungere almeno quota 1.29, zona di resistenza rilevante sul daily chart (dove passa anche la resistenza dinamica della EMA20) e sul grafico a 4 ore. Il prezzo obiettivo del cambio dovrebbe aggirarsi tra 1.2830 e 1.29. Il quadro tecnico potrebbe tornare ad essere negativo a partire dalla seduta di oggi soltanto in caso di clamoroso ritorno sotto quota 1.28. Obiettivamente questa ipotesi sembra remota, a meno che non ci sia qualche downgrade inaspettato su stati sovrani della zona euro o un flop dell’asta dei titoli italiani.