A fronte di un utile netto di periodo che si è attestato a 2,6 milioni di euro, Biancamano ha riportato nei nove mesi una leggera contrazione sia dell’Ebitda, sia dell’Ebit; nel dettaglio, l’Ebit è passato da 10,2 milioni di euro a 9,4 milioni di euro, mentre l’Ebitda scende a 20,2 milioni di euro dai 21,7 milioni di euro alla data del 30 settembre del 2010. Il tutto a fronte di una posizione finanziaria netta che al termine dei nove mesi si attesta a 148,7 milioni di euro rispetto ai 142,7 milioni di euro di fine settembre 2010.
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La crescita dei ricavi nei primi nove mesi del 2011, nonostante il contesto macroeconomico e finanziario difficile su scala internazionale, è stata ottenuta grazie al buon andamento del business nel comparto dei servizi per l’igiene urbana; così come per l’ultimo trimestre del 2011, in accordo con quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato e Presidente di Biancamano, Giovanni Battista Pizzimbone, la società prevede un recupero della redditività.
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Riguardo invece alle operazioni sulle azioni proprie, Biancamano, nel far presente che al 30 settembre del 2011 possedeva il 3,82% del capitale sociale, pari a numero 1.300.311 titoli, ha sottolineato come nei primi nove mesi del 2011 sulle azioni proprie non siano state effettuate operazioni di vendita.