Conti deposito senza imposta di bollo

Nel corso degli ultimi mesi i conti deposito sono diventati decisamente meno convenienti. Questo non solo perché nella maggior parte dei casi i tassi di interesse offerti sono stati ridotti ma anche e soprattutto a fronte dell’introduzione della nuova imposta di bollo a partire dal 1° gennaio 2012.

Fino al 31 dicembre 2011, infatti, i conti deposito erano assoggettati ad un’imposta pari a 1,81 euro per ogni comunicazione inviata al cliente, un costo di cui tutte le banche si facevano carico al fine di poter sponsorizzare il proprio proprio prodotto come “il conto senza imposta di bollo“.


A partire dal 1° gennaio 2012, invece, è stata estesa anche ai conti deposito la nuova imposta di bollo prevista dal decreto Salva Italia, pari allo 0,10% annuo, fermo restando un minimo di 34,20 euro e un massimo di 1.200 euro, mentre a partire dal 2013 l’aliquota salirà allo 0,15%.

Ne deriva quindi che, non essendo più un costo così esiguo, la maggior parte delle banche ha deciso di non accollarsi più l’imposta di bollo e di trasferirla a carico del cliente mediante una modificazione unilaterale del contratto. Alcune banche, tuttavia, hanno deciso di continuare a farsi carico dell’imposta di bollo dei propri clienti.

Tra i conti deposito che ad oggi continuano ad essere esenti dall’imposta di bollo figurano:
YouBanking di Banco Popolare, che continua anche ad offrire tassi molto vantaggiosi, anche se in questo caso l’importo minimo vincolabile è di 5.000 euro;
Conto SuIBL, che offre tassi di interesse vantaggiosi anche sulle somme non vincolate;
IwPower di IwBank;
Rendimax di Banca IFIS
ContoForte.it di Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia;
Si Conto! di Banca Sistema.