Ancora in calo il dollaro Usa

Il dollaro USA cala lievemente a fronte di un basket delle altre monete più importanti nel forex trading.

L’aumento dell’incertezza sui tempi per l’aumento dei tassi negli Stati Uniti pesa sul biglietto verde e gli investitori aspettano l’uscita del dato sulle vendite di case esistenti negli USA.

Il sentiment sul dollaro USA rimane delicato e sensibile agli eventi; gli investitori hanno ritirato le aspettative sul rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, dopo che una recente serie di dati macroeconomici deludenti ha frenato l’ottimismo sulla ripresa del Paese.

L’indice del dollaro statunitense, che configura la forza del biglietto verde contro un paniere ponderato di sei valute principali, è sceso dello 0,50% a 97,72.

Il cable euro dollaro EUR/USD è salito dello 0,46% a 1,0786, anche se la Grecia rimane lontana dal raggiungere un accordo con i suoi creditori della zona euro e il FMI, alimentando i timori che il paese possa essere costretto ad uscire dall’eurozona.

Martedì, Bloomberg ha riferito che la Banca Centrale Europea sta valutando l’ipotesi di norme più severe per le banche greche, aggiungendo pressione su Atene.

La sterlina è in salita, con la coppia GBP/USD che aggiunge lo 0,65% arrivando a 1,5028.

La sterlina ha trovato il supporto dopo che il verbale dell’ultima riunione di politica monetaria della Bank of England ha dimostrato che i politici hanno votato 9 a 0 per mantenere i tassi invariati al minimo storico dello 0,5%.

La banca centrale ha riferito che si aspetta ancora che l’inflazione possa scendere nel prossimo paio di mesi, essendo stata piatta a febbraio e marzo.

Il dollaro scende contro yen e franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,21% a 119,41 e USD/CHF in calo dello 0,33% a 0,9517.

Il dollaro australiano cresce sensibilmente contro il dollaro USA, con la coppiaAUD/USD in rally dell’1,14% a 0,7798 dopo che l’Australian Bureau of Statistics ha mostrato che i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2% nel primo trimestre, in linea con le aspettative e dopo un calo dello 0,2% nei tre mesi precedenti.