Cambio Euro-Dollaro, la parità entro fine anno è più vicina

La parità sul cross euro-dollaro è l’argomento che più mette in disaccordo la comunità dei Forex trader di tutto il mondo. C’è chi parla di “fuffa” e c’è chi è realmente convinto che il cambio euro-dollaro possa presto raggiungere la parità, anche entro la fine del 2016.

euro-dollaro11

Come mai la previsione di parità sul cambio euro-dollaro provoca sia convinzione che diffidenza? Da anni analisti e banche di investimento prevedono la parità sull’euro-dollaro, previsioni che hanno sempre fallito clamorosamente. L’ultima in ordine di tempo è la view di Deutsche Bank, che prevedeva la parità entro la fine del 2015.
Tuttavia, il cambio ha chiuso l’anno oltre 1.08.

La diffidenza è ormai alta, ma esistono dei fattori che anticipano la possibilità che il cambio euro-dollaro riesca davvero a raggiungere quota 1:1 nel 2016.

Dall’inizio del 2016, il cambio euro-dollaro è salito di oltre il 5%.
Il cambio euro-dollaro, tuttavia, potrebbe presto riprendere la sua corsa verso la parità, e il 2016 potrebbe essere l’anno in cui questa previsione diventerà realtà.

Sul fronte dell’analisi tecnica, si dice che “il trend è tuo amico (finché non viene rotto)”. Negli ultimi sette anni, il cambio euro-dollaro non è riuscito a rompere questo trend ribassista.

Per far sì che acquistare Euro sia conveniente, il cambio euro-dollaro dovrebbe salire a 1.30 – ovvero dovrebbe realizzare un rialzo del 15% dai livelli attuale.

Ma l’analisi tecnica non è l’unico motivo per il cui il cambio euro-dollaro potrebbe essere inesorabilmente destinato alla discesa.

Il ruolo della BCE sul cambio euro-dollaro, come sappiamo già, è fondamentale.

Per come stanno le cose oggi, la banca centrale vuole che l’euro scenda di valore, sta facendo tutto il possibile per abbassare l’euro.

La BCE sta già attuando un regime di tassi di interesse negativi e sta stampando nuova moneta da immettere nell’economia tramite quantitative easing, ma potrebbe introdurre ulteriori politiche di stimolo, spingendo ancora più basso i tassi e stampando ancora più moneta.