Cambio euro-dollaro perde il supporto di 1,30

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Il tasso di cambio euro-dollaro è sceso sotto l’area di supporto di 1,30, considerata una soglia psicologica in grado di influenzare le scelte tattiche degli investitori sul mercato forex. La congestione giornaliera sembra essersi così risolta a favore dei venditori e a questo punto il cambio potrebbe accelerare ancora verso il basso, in attesa di conoscere la decisione della BCE sui tassi di interesse (attesa per domani) e il dato sui non-farm payrolls e il tasso di disoccupazione negli Usa nella giornata di venerdì.

Intanto, stamattina non sono da sottovalutare i dati attesi nell’area euro relativi agli indici PMI dei servizi e composito, mentre nel pomeriggio saranno pubblicati i nuovi occupati ADP nel settore privato americano, che può essere considerato come un anticipo del dato sul mercato del lavoro negli Stai Uniti. Ieri sul forex la moneta unica ha sofferto anche il flusso di notizie negative riguardanti la situazione in Portogallo e in Grecia.

Il paese lusitano ha registrato il cambio del ministro delle Finanze, ma si teme che Lisbona non sia in grado di rispettare tutti gli impegni economico-finanziari presi con la troika. La situazione più difficile appare quella in Grecia, dove il premier Samaras è costretto a fare i salti mortali per tenere a galla un paese stremato dall’austerity e incapace di risollevarsi dopo anni di recessione.

La Grecia vorrebbe più tempo per procedere con le dolorose riforme strutturali chieste dalla troika, ma il Fmi ha già minacciato di sospendere la propria quota di aiuti se Atene non rispetterà gli impegni. Sul forex l’euro rischia di tornare nel mirino degli speculatori, anche sesul mercato secondario dei titoli di stato gli spread non hanno accusato nessun tipo di problema. Ad ogni modo il cross euro-dollaro sembra proiettato verso i minimi di inizio aprile posti a 1,2745.