Euro-Dollaro, cosa cambia dopo i dati sul Pil Usa?

L’Euro-Dollaro sembra aver placato la corsa al ribasso. Prima dell’apertura delle Borse europee il cross viaggia in positivo del +0,27% a quota 1,0539$. Il cross ieri sembra aver trovato un punto di equilibrio da cui cercare di ripartire al rialzo.

I market mover di ieri hanno mostrato un buon andamento degli ordini di beni durevoli negli USA nel mese di gennaio mentre l’inflazione dell’Eurozona si è mostrata tutto sommato in linea con le attese.

Anche oggi sarà una giornata ricca di dati macro, provenienti per lo più dagli Stati Uniti e che daranno nuove indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana. Un occhio di riguardo va sempre tenuto sul petrolio, che si sta dimostrando sempre più volatile, e da eventuali notizie provenienti dal G20 di Shanghai.

Il cambio Euro-Dollaro si muove a rialzo prima dell’apertura dei mercati europei. Il cross è riuscito a riagguantare l’area di 1,05$, allontanandosi così dai minimi di questo mese a quota 1,0957$. L’andamento di ieri dell’Euro-Dollaro è stato influenzato dai market mover usciti relativi all’Eurozona e agli Stati Uniti.

L’inflazione della zona Euro si è rivelata in linea con il consenso, senza scalfire così le aspettative del mercato su un nuovo intervento della BCE a marzo. Buoni invece i dati provenienti dagli Stati Uniti che hanno mostrato un aumento oltre le attese degli ordini di beni durevoli nel mese di gennaio, allentando così i timori di recessione che aleggiano sull’economia statunitense.

Oltre ai dati macroeconomici, oggi avrà inizio il vertice del G20 che verrà coinvolti i ministri dell’economia e i banchieri centrali di diverse importanti nazioni.

Dal vertice che si sta tenendo a Shanghai potrebbero emergere accordi a sostegno della crescita economica globale e il tentativo di cooperazione tra banche centrali per evitare guerre valutarie volte a svalutare le varie divise per cercare di aumentare la competitività dei Paesi.