Euro/Dollaro tra 1.275 e 1.35 nel breve periodo secondo JP Morgan Private Bank

Nel consueto weekly report sul mercato internazionale delle valute, JP Morgan Private Bank ha affermato di aspettarsi ancora una fase di debolezza della moneta unica europea in quanto “ci sono poche notizie che potrebbero supportare l’Euro”. Ieri il tasso di cambio EUR/USD (euro vs dollaro americano) è riuscito a rimbalzare con decisione dalla zona di supporto giornaliera di 1.30, dopo aver toccato in mattinata un nuovo minimo a due mesi a 1.2994. Il cambio è riuscito a salire fino a poco sotto 1.3150.

Secondo gli analisti della banca americana, “il mercato è già short sull’Euro” ma c’è da considerare proprio il fatto che da un punto di vista tecnico la situazione potrebbe non essere drammatica visto che “il livello di 1.30 ha finora dato prova di essere un supporto tecnico”. Da un punto di vista macroeconomico, ma soprattutto del sentiment del mercato, potrebbero esserci degli effetti positivi sulla moneta unica dopo le dichiarazioni dell’esponente dell’Eurotower Benoit Coeure, che ha fatto intendere che la BCE potrebbe tornare ad acquistare titoli di stato di paesi in difficoltà.

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Secondo JP Morgan Priva Bank, “le recenti dichiarazioni della BCE indicano che la banca centrale potrebbe considerare di intervenire con il Securities Markets Programme (SMP) se la situazione dovesse peggiorare”. Nel report gli analisti della banca d’affari indicano anche il target price per la coppia valutaria. “In questo contesto e nel breve periodo, pensiamo che il cambio EUR/USD potrebbe oscillare in un range compreso tra 1.2750 e 1.35”.

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