Eur/Usd: le previsioni per la prossima settimana

Durante la prossima settimana, il dollaro tornerà al centro dell’attenzione dei forex trader. E’ infatti attesa la decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve e la pubblicazione del Prodotto interno lordo del secondo trimestre 2015.

Il cambio euro-dollaro (EUR/USD) ha mandato in archivio questa settimana su un tono positivo, mentre continuano le prese di profitto sul dollaro e il Calendario Economico manca di regalare slancio ai movimenti sul cambio.

Durante la prossima settimana, l’attuale slancio rialzista del cambio euro-dollaro sarà messo alla prova, con i minimi recenti in zona 1.08 che agiscono da sostegno e quota 1.1200 (massimo subito prima del voto in Grecia) che sfida gli occasionali tentativi rialzisti.

Se le dichiarazioni della Yellen incrementeranno le attese per un rialzo dei tassi a settembre, la domanda per il dollaro USA crescerà ancora. L’euro-dollaro potrebbe così rompere sotto quota 1,0860, confermando il ribasso avvicinandosi in area 1.0700, la base del canale discendente in cui il cambio è inserito.
Se invece così non fosse, un rally dell’euro potrebbe portare il cambio euro-dollaro a salire ancora, verso una resistenza chiave che giace a quota 1.1120.

Il cambio dollaro-yen (USD/JPY) si è mantenuto sui 90 pips negli ultimi 7 giorni di trading e questi eventi-rischio di primo livello potrebbero provocare la rottura sia di quota 124.47 che di 123.57.

L’aspettativa per un rialzo dei tassi la prossima settimana, nella riunione del FOMC di luglio, è molto bassa, tuttavia l’inizio della fase di normalizzazione è ormai vicino e la Federal Reserve potrebbe cogliere l’occasione per indirizzare la dichiarazione di politica monetaria verso una fase di preparazione del mercato.

Alla testimonianza semestrale sull’economia e la politica monetaria al Congresso, Janet Yellen sembrava ottimista circa le prospettive economiche e ha mostrato la sua preferenza per iniziare ad aumentare i tassi nel breve termite in modo tale da rendere la normalizzazione della politica monetaria più graduale in futuro.