Forex, dollaro debole malgrado la Fed?

La settimana che si conclude, per i mercati, oggi aveva un mover molto importante: la riunione del Fomc. Le indicazioni provenienti da Washington erano fondamentali per comprendere i prossimi scenari economici e orientarsi sul mercato del Forex.

La notizia è che non c’è una nuova notizia. Anche questa volta non c’è stato il tanto temuto atteso rialzo dei tassi d’interesse da parte della FED.
Sebbene la Federal Reserve di fatto non abbia fatto nulla è però bastata la dichiarazione in cui si citava la possibilità di un aumento dei tassi in caso di aumento dell’occupazione a far sprofondare il cambio euro dollaro (EURUSD) fino al livello di 1,09.

Dal punto di vista tecnico il movimento di ieri ha fatto sì che venisse bucata la trend line di rialzo ma non è stato bucato il supporto statico sul livello di 1,085.

Questo fattore non è di poco conto poiché se il prezzo del EURUSD si mantiene sugli attuali livelli probabilmente assisteremo ad un ritorno sopra la trend-line rialzista ed il mantenimento del range 1,10-1,14 (quadrato giallo).

Considerando comunque questo storno l’EURUSD si troverà davanti prima la resistenza di 1,10 che se non venisse superata potrebbe portare il cambio, nel breve periodo a mantenersi tra la resistenza di 1,10 ed il supporto di 1,084.

Rimango ancora dell’idea, come ho già detto in post precedenti, che il cambio euro-dollaro non scenderà sotto certi livelli e anche qualora fossero aumentati i tassi d’interesse a dicembre, salvo magari escursioni dovute alla volatilità nel brevissimo, il livello dei prezzi continuerà a rimanere quello sopracitato.