Grecia fuori dall’euro se non rispetta le regole secondo Barroso

Ieri è avvenuto un timido tentativo dei mercati di ristabilire un minimo di ottimismo, in un clima che in generale resta ancora favorevole alla scarsa assunzione di rischi. Tuttavia, gli spread restano ancora sotto pressione, ma anche borse, settore bancario e moneta unica. Intanto, in Grecia l’ex ministro delle Finanze e leader del Pasok, Venizelos, ha avuto l’incarico di formare un nuovo governo dopo che sia il leader del partito conservatore Nea Dimokratia che quello della sinistra radicale (Syriza) avevano gettato la spugna.

Qualche spiraglio di luce si è aperto, dopo che Venizelos ha avuto l’ok dalla Sinistra Democratica alla formazione di una coalizione di unità nazionale pro-euro. Un recente sondaggio indica che il 63% dei greci vorrebbe trovare un accordo senza tornare alle urne, mentre il 32% è favorevole a nuove elezioni. In caso di ritorno al voto, il partito anti-euro Syriza diventerebbe il primo partito del paese. Intanto, il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, ha lanciato un duro avvertimento ad Atene.

PERCHE’ LA GRECIA PUO’ USCIRE DALL’EURO NEL 2012

Secondo Barroso “se un membro del club non rispetta le regole è meglio che se ne vada dal club”. Barroso ha anche affermato di nutrire grande rispetto per la democrazia greca e per il suo parlamento, ma c’è da rispettare anche altri “16 parlamenti nazionali che hanno approvato il programma per la Grecia”. Venizelos ha altri due giorni di tempo per evitare un nuovo caos politico e la probabile uscita della Grecia dall’euro.

EURO VA SVALUTATO DEL 30% NEL 2012 SECONDO ROUBINI

Sul Forex il tasso di cambio euro/dollaro è sceso sui minimi degli ultimi 4 mesi in area 1.29 e sembra sempre più proiettato verso i minimi di metà gennaio scorso in area 1.26. Il cambio euro/sterlina ha invece aggiornato i nuovi minimi a 4 anni poco sotto la soglia psicologica di 0.80, mentre euro/yen quota poco sopra 103 ma ben presto potrebbe tornare a quota 100.