Grecia verso uscita dall’euro secondo Standard & Poor’s

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ritiene che si siano buone probabilità che la Grecia possa uscire dall’euro nei prossimi mesi. Secondo S&P tutto dipenderà dalle elezioni politiche del 17 giugno. Al momento – secondo i recenti sondagggi – ci sarebbe un testa a testa tra il partito di centrodestra Nea Dimocratia e quello di sinistra radicale Syriza: la vittoria del primo dovrebbe consentire al paese di restare nella zona euro, mentre in caso di vittoria di Syriza è quasi certo l’abbandono della moneta unica e la cancellazione del debito.

Standard & Poor’s ricorda che a metà agosto prossimo la Grecia dovrà rimborsare 3,1 miliardi di euro a tutto l’Eurosistema, BCE inclusa. Senza gli aiuti finanziari provenienti dalla troika, Atene non avrà le risorse per pagare i suoi creditori e con tutta probabilità sarà costretta a un nuovo default nell’arco di pochi mesi dal primo (conclusosi con una mega-ristrutturazione del debito).

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L’eventuale uscita della Grecia non dovrebbe, però, aprire la strada ad altre exit strategy di paesi in forte difficoltà e attratti dalla possibilità di svalutare la propria moneta. S&P non ha comunque valutato i possibili effetti del contagio di un’eventuale Grexit. Secondo l’agenzia di rating, c’è una possibilità su tre che la Grecia possa uscire dall’euro nei prossimi mesi.

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Nel frattempo altre aree economiche si preparano per affrontare il peggio. Ad esempio, la Cina starebbe già valutando le misure da adottare in caso di uscita di Atene dall’unione monetaria. Sul mercato delle valute oggi è tornata la negatività sull’euro. Il cambio euro/dollaro è tornato poco sopra 1,24 dai top intraday di 1,2542, mentre euro/yen è passato da 98,30 circa a 97.